B Femm. – A Bolzano una splendida Casarsa si prende anche gara 2 ed è salva

Gara 2 playout – Dentro o fuori per Bolzano, la fine di una stagione o la bella per Casarsa.

Trasferta lunga ed insidiosa per le pordenonesi e il risultato si vede: contratte e un po’ timorose in un primo quarto dove non entra nulla se non a Bolzano.
È la tripla di Angulo a fine frazione ad accorciare le distanze: 18-11.
Lento e inesorabile il “doveroso” recupero. Casarsa inizia a macinare gioco e con quello anche a rosicchiare qualche punto.
Cela non ci sta e punisce dalla distanza ma è Bertolin, con 7 punti nel finale a portare lo svantaggio alla pausa lunga di un solo possesso pieno: 27-24.

Pazienza e circolazione di palla è la predica di coach Patisso negli spogliatoi.
Il secondo tempo è tutta un’altra musica: le ragazze entrano concentrate e desiderose di recuperare. Devetta è una sentenza dalla lunetta: 6 punti d’un fiato ma è con una penetrazione di Bertolin che Casarsa mette finalmente il naso davanti sul 32-31.
Bolzano è frastornata e segna solo dalla lunetta, le naoniane allungano ancora con Alyssia Mizzau, Devetta e una tripla “folle” di Serena a far chiudere finalmente avanti l’incontro.

Stefanini di prepotenza insacca dalla punta ad inizio del quarto quarto, tripla importante perché Casarsa era in difficoltà con la pressione delle bolzanine.
È Cela l’ultima ad arrendersi: 6 punti che non bastano davanti all’esperienza messa in campo negli ultimi minuti da coach Patisso.
Casarsa però vuole soffrire ancora un po’ e sbaglia qualche libero di troppo ma è l’ingresso di Bertolin nel finale a spezzare gli equilibri: canestro in contropiede, 47-52 finale e festeggiamenti folli per un gruppo che ci ha creduto sin dall’inizio ad una rimonta impossibile.

La capitana Laura De Marchi è al settimo cielo:

oggi sono molto felice e sai perché? Perché faccio parte di una squadra meravigliosa che quest’anno mi ha reso ancor più orgogliosa di essere il loro capitano.
All’inizio siamo uscite spesso sconfitte, deluse, arrabbiate, sul punto di mollare e mandare tutto all’aria. Però c’era chi ha sempre creduto in ognuna di noi e non ha mai smesso di farlo: coach Andrea Patisso, Mauro Bertolin e la sempre presente Michela Malfante.
E allora ci siamo rialzate, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, (birretta dopo birretta) aiutandoci una con l’altra come si fa con i membri di una famiglia e siamo diventate ciò che siamo ora e di cui non potrei andare più fiera di così: una vera Squadra – e infine una frecciatina – La gente può dire ciò che vuole, ma questo posto ce lo siamo meritato. E adesso… solo applausi

Uff. Stampa A.S.D. Polisportiva Casarsa