Serie A2 Virtus Segafredo, il primo passo è perfetto: 1-0 con Trieste

14 giugno 2017
Virtus Segafredo, il primo passo è perfetto: 1-0 con Trieste

La Virtus Segafredo Bologna gioca una partita eccellente e la prima partita di finale é meritatamente sua, un rullo compressore che alla lunga ha demolito la resistenza di una Trieste coriacea ma non capace di resistere alla prova di forza bianconera. É stato un match giocato e preparato alla grande, gli americani virtussini hanno fatto la voce grossa, grossissima, uno show meraviglioso di entrambi che hanno fiaccato ogni chance degli avversari (33 di valutazione per Lawson, 7/12 da 3 per Umeh). Ottimo il contributo anche di tutto i compagni, unico neo di una gara semi perfetta e autorevole il parziale subito a fine terzo quarto, un momento di black out che non dovrà ovviamente ripetersi. Una grande vittoria che parte soprattutto da una difesa mai celebrata abbastanza, da un serio controllo dei rimbalzi e di una valutazione doppia rispetto agli avversari: purtroppo é solo 1-0, giovedì sarà un’ altra battaglia, ancora più difficile perché Trieste metterà in campo tutto quello che oggi non si é visto. La Virtus dovrà difendere il fattore campo con il coltello fra i denti, 48 ore di pausa e saremo di nuovo qua a soffrire e tifare una squadra ormai entrata nel cuore del popolo bianconero. Due passi per raggiungere l’obbiettivo finale, é ancora lunghissima, é ancora durissima.

1’ QUARTO – Le prime azioni delle finali sono due recuperi difensivi, uno per parte, susseguiti da due triple in rapida successione, Green e Umeh. Rosselli imita il nigeriano, che é caldissimo, va anche a prendersi un canestro col libero aggiuntivo e attacca con decisione, caricando Baldassarre del secondo fallo dopo neanche 3’ minuti. Sul primo errore al tiro ci pensa Lawson a rimediare, con il morbido appoggio che porta la Segafredo al massimo vantaggio (11-6 al 3’). L’Alma é squadra solida, ribatte colpo su colpo, la Virtus riparte di slancio e si mette a ruggire anche Ndoja, 5 punti consecutivi per lui, ma gli uomini di Dalmasson recuperano il disavanzo buttandosi dentro (16-14 al 5’). Kenny Lawson fruga nella spazzatura e ne ottiene prima due punti di rapina, poi usando la sua classe ne mette in cascina altri due in giro e tiro di Da Ros, che si vendica servendo un assist per una facile tripla di Prandin. Lawson prende il possesso del pitturato e schiaccia a difesa schierata una bimane importante, annullata da un’altra tripla di Prandin che la dedica alla sua curva (22-22 al 8’). Il match é spumeggiante e veramente piacevole da vedere, nonostante l’altissima posta in palio, in cui gli americani prendono il proscenio, Lawson mette anche di liberi e non gli viene fischiato a favore un intervento di Da Ros molto sospetto, Spizzichini si rifá con gli interessi appena entrato costringendo all’infrazione i biancorossi e Gentile segna una tripla che fa esplodere il palaDozza poco prima della prima pausa.

2’ QUARTO – Bruttini sbaglia da sotto ma é ancora Kenny Lawson, una piovra sotto le plance, a infilare nel fondo della retina un comodo layup, gli replica con la stessa moneta, e con coefficiente di difficoltà molto maggiore, Prandin. Umeh perde palla, ma gli americani di Trieste trasformano due punti sicuri in una figuraccia, pensando di essere all’All Star game, il numero 3 in canotta nera non ci mette molto a rifarsi: tripla e delirio in piazza Azzarita (32-26 al 12’). Coach Dalmasson ne ha abbastanza e dopo un altro erroraccio di Bossi da sotto chiama minuto, le squadre rientrano sul parquet in un ambiente meraviglioso, Gentile delizia i suoi fan con un appoggio al vetro in entrata, prima di vedersi fischiato un dubbio fallo in attacco. La difesa Segafredo é complice primario della rottura prolungata in attacco dei biancorossi, un’altra tripla di Umeh regala il massimo vantaggio ai bolognesi, coach Ramagli regala il primo riposo a Lawson che esce in una standing ovation. Storie tese tra Spissu e Cavaliero, subito sedate, lo stesso triestino ruba palla al sardo e l’Alma si sblocca con una tripla ma Umeh é devastante, recitando i panni del condottiero alla perfezione (39-30 al 16’). Si segna solo a gioco fermo: Rosselli fa a sportellate sotto canestro e guadagna due liberi, concretizzandone solo la metà , Cavaliero ne mette invece a segno 3, a seguito di un fallo subito dall’arco, Green fa 1/2 mentre Spissu non riesce a sbloccarsi pur avendo spazio e tempo per sparare dalla lunga, ma riesce a trovare Lawson a filo dei 24”: il centrone virtussino segna, subisce il terzo fallo di Baldasso e mette dentro anche il libero supplementare (44-34 al 18’). Il 25 é un rompicapo per tutti i lunghi ospiti, anche Cittadini soffre le pene dell’inferno per contenerlo, Da Ros rianima i suoi con un bel cesto ma Cavaliero commette un antisportivo su Spissu, facendo tornare l’inerzia tutta nelle mani delle VuNere. 4 liberi di fila dello stesso mvp di coppa Italia e di Ndoja subito dopo allargano il canyon, i friulani sono imprecisi al tiro ma non cedono di un millimetro, anche se Umeh fa a fette la loro difesa e Spissu mette la ciliegina in layup sulla sirena per il +14 all’intervallo.

3’ QUARTO – Parks deraglia nel traffico nella prima azione, non controlla un passaggio nella seconda e l’Alma comincia male la ripresa, mentre Rosselli riesce a metterne due avventurosi é Lawson continua nella sua dominanza anche se fallisce due liberi. Ndoja prende fallo in attacco di Da Ros e Trieste va in bonus dopo 1’30” della ripresa, il gioco si fa piu spezzettato ma gli americani d Bologna sono in pieno controllo e Umeh brucia la retina da 3 che sa di colpo alla mascella (57-38 al 22’). L’infrazione di 24” dei ragazzi di Dalmasson é una vittoria di squadra che fa entusiasmare il popolo bianconero, la difesa di Ramagli toglie del tutto il giá scarso ossigeno presente agli avversari, l’ennesima tripla di uno straordinario Umeh vuol dire +22 Virtus e 22 personali. Trieste prova a fermare l’emorragia, ma il canestro Segafredo é sigillato ed é Lawson a firmare l’highlight di serata, con una tomahawk da antologia in faccia ai biancorossi (62-38 al 24’). Sembra una maledizione per gli ospiti, non trovano un punto neanche a pagare, mentre la Virtus dilaga senza pietà, la tripla di Ndoja scrive il +28 e di fatto sembra indirizzare sulla via Emilia gara 1, Umeh ci mette il sigillo con un missile che fa andare in brodo di giuggiole il palazzo. Cittadini spezza l’incantesimo con un canestro da sotto che interrompe un parziale annichilente, che risaliva ancora al secondo quarto, di 22-0, la Virtus ferma un attimo la sua onda d’urto e i triestini ricuciono leggermente lo strappo fino al -24 (70-46 al 28’). Due liberi dell’ex Fortitudo Cittadini accorciano ancora le distanze e alcune perse di troppo non rendono felice lo staff, Gentile si mangia un rigore e il -20 alla fine del terzo parziale é un saldo per Trieste, in parziale aperto a sua volta.

4’ QUARTO – Ramagli non é soddisfatto del break negativo subito in maniera imprevista, e il momento no continua con una persa banale, Prandin ne mette altri due e Trieste prova a difendere con ogni stilla di energia in corpo, rendendo difficile la vita ai bianconeri. Spizzichini sbaglia libero, Ndoja commette passi e il momento, incredibilmente, é molto difficile, la folla chiama là standing ovation per i propri beniamini, ma la situazione non si sblocca (70-52 al 33’). Rosselli e Umeh sbagliano da sotto, ma la diga difensiva regge e finalmente si toglie il coperchio, la tripla di Spizzichini é di importanza capitale e subito dopo anche Micheal Umeh si libera delle briglie friulane. Il brutto sogno di fine terzo quarto sembra finito, il numero 3 segna ancora e il suo 29esimo punto é il punto esclamativo di un trionfo, che l’assist per la tripla di Klaudio Ndoja sigilla. Dalmasson va a sedersi, entrano Lorenzo Penna e Tommy Oxilia: sono i segnali che si pensa già alla gara di giovedì, in cui la Virtus dovrà replicare la prova d stasera, veramente di alto livello. Gli ultimi minuti sono una passerella per gli eroi di serata, di una bellissima serata di basket.