Kickslosofy Reebok Question "Blue Toe"

10 dicembre 2016
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Me li immagino già i ragazzini abituati alle Jordan da passeggio che si comprano facilmente da Footlocker mentre guardano le foto di queste scarpe. “Ma cosa sono questi massacri?! Veramente vi piacciono queste scarpe? Sono grosse come i mattoni con cui hanno costruito il mio palazzo!”

Beata innocenza; mi succede di sentire questi commenti ogni volta che parlando di scarpe ai ragazzini che alleno cerco di spezzare con loro il pane della cultura cestistica anni ’90, quella che mi ha formato. Non stupiamoci però di questo, è normale e giusto che sia così. Oggi ci sono le Curry, le KD, le LeBron nei cuori dei ragazzi, ma negli anni d’oro della pallacanestro non potevano non avere un posto privilegiato le Reebok Question.

Le scarpe in questione sono le signature shoes del recentemente eletto Hall of Famer Allen Iverson e fecero il loro debutto nel 1996, anno in cui “The Answer” (questo il suo soprannome) iniziò la propria carriera nella NBA. Dopo 20 anni fanno il loro ritorno in questa colorazione originale ed apprezzatissima dagli appassionati e fan dell’atleta.

In questo video ecco uno dei motivi per cui questa colorazione è tanto apprezzata.

Denominazione alquanto originale quella di queste scarpe da basket, le Reebok “Domanda”…no, non fa lo stesso effetto in italiano. Già questo è un motivo per cui amarle, perché esprime subito come siano scarpe profondamente legate al giocatore e alla sua storia. Bisogna conoscere il passato di Allen (e qui è fortemente consigliata la visione del documentario “IVERSON”) per capire che la vera domanda non era altro che se stesso.

Giovane promessa del football americano prima ancora che della pallacanestro, Iverson proveniva da un ghetto della Virginia dal quale non è mai realmente voluto uscire. Il suo comportamento sprezzante delle regole e marcatamente anticonformista l’ha portato al successo e alla distruzione, tutta la sua carriera è stata un continuo sali e scendi.
Iverson ha cambiato il modo di vivere il professionismo, ha cambiato l’NBA ed è stato uno degli influencer di stile sportivo più grandi del ventesimo secolo. Non male per una guardia di 183 cm e 75kg.

La forma importante ed il peso specifico notevole di queste Reebok rispecchiano la cultura hip hop del periodo, tanto che al debutto vendettero molto bene. La tomaia candida in pelle di qualità con accenti blu scuri sulla punta (ecco perché “blue toe”) è un classico che non passa mai di moda. La linguetta è invece realizzata da tessuto a maglia molto larga per fornire ventilazione, ma l’obiettivo in questo caso non è stato raggiunto.
Le due finestre a nido d’ape incastonate nella intersuola fanno intravedere la tecnologia Hexalite che costituisce il sistema di ammortizzamento.
A offrire una piacevole sorpresa è la suola che, pur essendo completamente liscia, è costituita da una gomma molto morbida che morde letteralmente il parquet. L’effetto è tuttavia poco durevole se utilizzate in un campo con molta polvere che sarà raccolta come uno swiffer dalla scarpa.

Le Reebok Question sono dunque scarpe che possono ancora offrire performance interessanti e con una storia importante alle spalle. Poi se volete essere anche dei campioni di stile allora averle diventa quasi obbligatorio.

Kickslosofy
(photo credits to Nice Kicks)