A2 Femm. Final Four all'ultimo respiro, a San Martino di Lupari nelle prime due semifinali si impongono Venez

28 marzo 2013
coppa_italia_serie_A2_femminile_final_four_san_martino_di_lupari.jpg

La prima giornata delle Final Four di Coppa Italia di Serie A2 femminile, conferma le attese: quello andato in scena a San Martino di Lupari è stato un grande spettacolo di basket, nella seconda partita in particolare, grazie anche al pubblico casalingo che ha riempito il palasport della cittadina padovana. La finalissima di giovedì 28 si terrà sempre al palasport di via Leonardo alle ore 20.30 con le due vincenti delle semifinali, Umana Reyer Venezia e Passalacqua Ragusa, le due squadre favorite, già promosse in Serie A1, che si contenderanno il titolo. Sconfitte nelle rispettive partite la Carispezia La Spezia (67-66 per le veneziane), e le Lupe del Fila San Martino di Lupari (58-49 per le siciliane). Il gran finale giovedì sera.

Fila San Martino-Passalacqua Ragusa 49-58 (16-15, 28-27, 38-39)
Basket San Martino : Costacurta ne, Scappin ne, Pegoraro 2 (1/5), Granzotto 8 (1/3, 2/3), Cattapan 5 (1/2, 1/6), Stoppa 6 (1/4, 1/2), Aleotti 5 (2/8, 0/2), Sandri 9 (4/6), Jagodic 10 (5/7), Sbrissa 4 (2/4). All. Abignente (tl 3/5).
Basket Ragusa : Micovic 12 (2/5, 2/4), Caliendo 3 (0/5, 1/2), Mazzone ne, Chimenz ne, Galbiati 5 (2/5, 0/4), Mauriello 11 (4/11, 1/3), Papamichail 13 (5/9), Sarni 12 (2/3, 2/3), Soli (0/1), Valerio 2 (1/4). All. Molino (tl 8/14).
Note: Spettatori 1000 circa. Uscita per 5 falli Stoppa (40’). Tiri da due: San Martino 17/39, Ragusa 16/43. Tiri da tre: San Martino 4/13 Ragusa 6/16. Arbitri: Capotorto di Roma e Bellucci di Livorno.
La Passalacqua Trasporti Ragusa raggiunge in finale l’Umana Reyer Venezia superando le padrone di casa della Fila San Martino di Lupari 49-58. Saranno così le due formazioni già promosse in A1 a contendersi domani la coppa Italia di serie A2 organizzata da A.S. San Martino e EDSport.
La seconda semifinale inizia nel clima assordante dei sostenitori della squadra di casa. Ragusa ha un buon inizio, mentre le Lupe faticano a sbloccarsi: gli errori si susseguono da una parte e dall’altra: a metà periodo il punteggio è di 6-9. Granzotto da tre impatta sull’11-11 e poi addirittura opera il sorpasso in contropiede (13-11). Il match si accende e si viaggia punto a punto sino a fine quarto. La solita Granzotto mette un’altra tripla e si va al primo riposo dopo i liberi sbagliati da Papamichail e l’errore sulla sirena di Aleotti (16-15).
Nella seconda frazione l’equilibrio permane (18-18), poi per tre minuti non segna più nessuno, nonostante i due coaches ruotino le proprie giocatrici. Dopo il time-out chiamato da Larry Abignente, il punteggio si muove grazie alle triple di Cattapan e Sarni (21-23), poi un gioco da tre punti di Jagodic riporta avanti le padrone di casa (24-23). Nel finale di tempo le siciliane rimettono il naso avanti grazie ai tiri liberi di Sarni e Papamichail (24-27). Ragusa ha più volte la possibilità di allungare, ma fallisce facili conclusioni e San Martino risorpassa grazie a Cattapan e Sandri (28-27).
Nel terzo quarto il punteggio non si scolla per più di tre minuti, il primo cesto è di Mauriello per il 28-29. La tensione è alta, le Lupe sono quasi sempre costrette a tirare sul filo dei 24 secondi e il digiuno prosegue: i primi punti gialloneri arrivano con Stoppa dopo 4 minuti e mezzo (30-31). Stavolta è Ragusa a litigare con il canestro e San Martino, spinto dal proprio pubblico, si issa sul massimo vantaggio (36-32). Mauriello non ci sta e infila la tripla del 36-35, prima del nuovo sorpasso ospite con Micovic (36-37). Nell’ultimo minuto segnano Jagodic e ancora Micovic e all’ultimo intervallo il tabellone recita 38-39. La frazione conclusiva si apre con la tripla di Mauriello (38-42), le Lupe commettono infrazione di 24 secondi e costringono Abbignente a chiamare time-out. Sandri e Aleotti impattano (42-42), prima dello 0-4 tutto firmato da Sarni per il 42-46. A metà quarto Ragusa è ancora a +4 (44-48), la lotta è durissima, Aleotti sigla il 46-48, ma San Martino fallisce più volte il pareggio, con Micovic che non perdona da tre (46-51). A 100 secondi dalla fine il canestro da fuori di Papamichail ricaccia indietro le Lupe (47-53) che non mollano sino alla tripla di Sarni che chiude i conti (49-56) prima dell’ultimo cesto dell’mvp Papamichail (doppia doppia per lei: 13+11) per il già citato 49-58 finale.

Umana Venezia – Carispezia Termo La Spezia 67-66 (17-23, 31-36, 52-49)
Reyer Venezia : Melchiori 6 (2/7, 0/2), Carangelo 8 (3/4, 0/3), Marangoni ne, Pertile 14 (2/8, 2/2), Scaramuzza 2 (1/2, 0/2), Formica 16 (4/8, 2/3), Meneghel 1 (0/1), Vian (0/2), Mandache 20 (6/9, 2/3), Penna (0/2 da tre). All. Liberalotto. Basket La Spezia : Reke 4 (1/4, 0/2), Templari 22 (3/8, 3/7), Giorgi 10 (4/7), Russo (0/2), Costa 7 (2/4, 1/1), Tripalo 6 (2/5, 0/1), Zerella 2 (1/1), Piastri ne, Tava 15 (5/9, 02/), Bertucci ne. All. De Santis.
NOTE: Spettatori 600 circa. Nessuna uscita per 5 falli. Tiri liberi: Venezia 13/15, La Spezia 18/24. Tiri da due: Venezia 18/41, La Spezia 18/40. Tiri da tre: Venezia 6/17, La Spezia 4/13. Rimbalzi: Venezia 29 (22+7), La Spezia 40 (28+12). Valutazione totale: Venezia 77, La Spezia 65. Arbitri: Lucarella di Leporano (TA) e Raimondo di Roma.
Emozioni forti nella prima semifinale di Coppa Italia di A2: ad aggiudicarsela è Venezia in volata, al termine di una partita vibrante e mai scontata.
Partono forti le spezzine, a segno con Templari dopo neanche 5” dalla palla a due, e poi avanti 2-9 al 3’ con la tripla di Costa. Dall’altra parte è Mandache a caricarsi subito sulle spalle le compagne (sono suoi tutti e 7 i punti orogranata realizzati nei primi 6’), ma La Spezia è entrata in partita più rapidamente, e sotto canestro Giorgi dà parecchio filo da torcere a Vian (9-17 al 7’). Ancora Mandache (14 punti nel primo tempo) riporta le sue fino al -2, ma un 4-0 negli ultimi secondi vale al Termocarispe il +6 alla prima pausa (17-23).
Il copione non sembra cambiare in avvio di seconda frazione, e con Costa e Tava le liguri trovano il primo vantaggio in doppia cifra (17-27). Ci prova Formica da dietro l’arco a far entrare finalmente in partita le sue (23-31 al 15’), ma dall’altra parte Tava è in ritmo, e grazie al dominio a rimbalzo (23-7 nel primo tempo!) il vantaggio rimane stabile. Almeno fin quando non si entra nell’ultimo minuto, e un’altra bomba da posizione centrale di Formica non riporta l’Umana a -5 sul 31-36.
Al rientro dopo l’intervallo, il gioco da tre punti di Carangelo e il bel canestro in entrata di Pertile valgono il -2 alle veneziane, che esattamente a metà periodo trovano il sospirato pareggio con la solita Mandache, per il 40-40. E il parziale arriva fino a 10-0 quando poco dopo Carangelo infila la tripla del primo vantaggio Reyer di tutto l’incontro. La Spezia è in rottura prolungata, e approfittando dei tanti viaggi in lunetta la squadra di coach Liberalotto sale fino a +9 (50-41 al 27’), completando un break di 17-1. Qui però Templari prova a scuotere la Termocarispe con 7 punti consecutivi, compresa la tripla a fil di sirena che fissa il punteggio sul 52-49 al 30’.
In avvio di quarta frazione ecco anche il -1, ma la bomba di Pertile restituisce margine all’Umana. Al 35’ Tava firma il -3 (59-56), ma poi La Spezia è di nuovo ricacciata indietro: il canestro del 67-60 firmato da Carangelo a 2’ dalla fine sa quasi di titoli di coda. Ma non è affatto finita: quando si entra nell’ultimo minuto Templari firma la tripla del -1 (67-66), e dall’altra parte la stessa Carangelo pesta la linea con un piede. A La Spezia rimangono 25” per giocarsi il tutto per tutto: l’ultima palla va naturalmente in mano a Templari, ma la stoppata di Pertile regala alla Reyer il pass per la finalissima.

Ufficio Stampa EDSport