La parola ai coach: Guido De Alexandris

1 aprile 2022
La parola ai coach: Guido De Alexandris

È uno dei tecnici più preparati e aggiornati del panorama cestistico giovanile a livello nazionale. E a lui la Pallacanestro Mirano ha affidato i primi passi nel settore giovanile del gruppo Under13. Stiamo parlando di Guido De Alexandris, una leggenda sui parquet per i suoi successi a livello Minibasket.
E anche alla guida del gruppo Under13, assieme al vice Liam Simionato, si vede la mano del tecnico viterbese, a Mirano da diverse stagioni.

Come sta andando la stagione dell’Under13?
“La stagione prosegue abbastanza positivamente nonostante gli intoppi che ci procura ancora il covid per via dei forzati stop imposti a diversi nostri atleti causa periodi di auto sorveglianza per contagi in famiglia e/o a scuola. In questa prima fase ci siamo classificati al secondo posto del nostro girone alle spalle dello Spinea, che comunque doveva partecipare al Gold, infatti disputa un campionato “a sé”. Il posto d’onore in classifica ha consentito di qualificarci per la seconda fase, pur raramente avendo tutti gli effettivi a disposizione”

Quali sono gli obiettivi per questo gruppo?
“Gli obiettivi a breve-medio termine s’identificano nel figurare nel miglior modo possibile nell’imminente seconda fase in modo da consolidare la coesione del gruppo e sviluppare ancor di più il senso di autostima. Gli obiettivi a lungo termine, che sono poi quelli prioritari, rimangono nella crescita tecnica e fisico-atletica dei singoli e del gruppo. A proposito di quest’ultima componente mi preme sottolineare l’ottima qualità del lavoro che sta sviluppando la nostra preparatrice fisica, prof.ssa Letizia Ghelardoni. Mi preme altresì, in questo contesto, evidenziare un’importantissima citazione: “Gli allenatori del settore giovanile non andrebbero valutati dalle vittorie di squadra ma dai giocatori formati” (coach Andrea Capobianco).

Per la tua esperienza su cosa bisogna puntare in questa ripresa post pandemia?
“La pandemia ha rubato troppo tempo al percorso formativo dei nostri bambini e dei nostri giovani per cui occorrerebbe recuperare il più possibile le opportunità perdute. Non è facile in quanto, ovviamente, è impossibile “riavvolgere il nastro” ma si può compensare cercando di sfruttare il più possibile i mesi estivi (periodo in cui il virus ci lascia in pace, ma ci si augura anche scompaia definitivamente!) durante i quali possono spalancarsi anche le occasioni di attività all’aperto”.

Andrea Etrari