Karline Pilabere è la nuova straniera comunitaria del Fila San Martino di Lupari

14 ottobre 2021
Karline Pilabere è la nuova straniera comunitaria del Fila San Martino di Lupari

Si completa il pacchetto di straniere del Fila San Martino di Lupari. La società è lieta infatti di annunciare l’ingaggio di Karline Pilabere, trentenne ala/pivot lettone. Sarà lei ad occupare quel ruolo di straniera comunitaria che nel roster giallonero era vacante sin da inizio stagione, da quando era sfumato l’ingaggio di Amanda Kantzy per un infortunio.

Nata il 16 novembre 1990 a Cēsis, in Lettonia, Pilabere (allora col cognome da nubile, Nimane) ha iniziato a giocare in maglia SK Cēsis, la squadra della sua città, con cui nel 2009 ha vinto il suo primo campionato. A vent’anni l’approdo al TTT Riga, plurititolato club lettone con cui disputerà gran parte della sua carriera, conquistando diversi trofei nazionali.

Dopo aver messo in pausa l’attività di cestista per alcune stagioni, in cui si è dedicata fra le altre cose alla famiglia (Karline è sposata e madre di due figli di 7 e 5 anni, ed è anche laureata in Filologia Baltica), nel 2017 è tornata in campo proprio col TTT Riga. In quattro stagioni è stata protagonista di buone performance in campionato (le statistiche migliori nell’annata 2018/19, 12 punti e 6.6 rimbalzi di media), e allo stesso tempo ha disputato l’Eurolega e l’Eurocup.

Pilabere, che con la Nazionale lettone ha partecipato agli Europei del 2011 e del 2019, aveva iniziato questa stagione in Spagna, al Cadi La Seu. Ora però è pronta alla nuova avventura italiana con il Fila, dove indosserà la maglia numero 10.

«Siamo stati fortunati ad averla potuta ingaggiare a questo punto della stagione – commenta il direttore sportivo Leopoldo Carraro – Si è presentata l’opportunità e l’abbiamo colta al volo. È la ragazza giusta per noi, ci potrà dare ulteriore solidità in difesa ed essere una pedina importante anche in attacco. Voglio ringraziare per la sempre proficua collaborazione il suo procuratore Marco Florio e l’agenzia 13 Basketball Management, che ci ha aiutato a convincere la giocatrice a sposare il nostro progetto e ad abbracciare la famiglia delle Lupe».

Ufficio Stampa Lupebasket