Veneto Provincia di Vicenza - La collaborazione fa...il fisico!!!!

17 novembre 2012
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Vi siete mai chiesti perchè le nostre squadre giovanili sono mediamente meno “fisiche” di quelle di altre province?
La mancanza di centimetri e, in genere, di attitudini fisiche nei nostri ragazzi è un dato di fatto.
Ho assistito proprio ieri ad una parte di allenamento dell’U19 ELITE del VBG, in teoria quindi la massima espressione della nostra Pallacanestro giovanile, il concentrato di un lavoro tecnico e di selezione durato 6/7 anni.
Ebbene, la mancanza di centimetri in quel gruppo risalta impietosa e, molto probabilmente, ne condiziona pure i risultati.
Ma un po’ per tutti i gruppi la situazione è la stessa.
Lunedi scorso ho giocato contro gli U13 della PALL. VICENZA 2012 (ex REDS) che disputano il girone ECCELLENZA del loro campionato.
Bel gruppo, ben allenato, svegli e con concetti cestistici importanti per la loro età, quello che manca o, perlomeno, non è preponderante, è ancora una volta l’attitudine fisica al Basket.
E se si va a vedere gli U17 ECCELLENZA e U15 ELITE del VBG il discorso non cambia con l’unica eccezione del gruppo U14 ELITE, sempre VBG, indubbiamente la squadra più interessante dal punto di vista fisico della città (non a caso stanno facendo molto bene nel loro campionato ed in quello U15 provinciale).
Possiamo girarla dritta e rovescia, ma è fuori discussione che i centimetri nella Pallacanestro sono spesso decisivi per costruire un “vero” giocatore.
Ed i centimetri, come si dice, non si insegnano, e allora bisogna scovarli con una ricerca capillare nella scuola avvalendosi dell’aiuto dei docenti delle elementari e degli insegnanti di educazione fisica.
Un lavoro che deve essere impostato e coordinato da persone competenti, in grado di cogliere in un ragazzo quelle qualità fisiche e di attitudine al nostro sport, che poi gli istruttori arricchiranno con l’indispensabile bagaglio tecnico.
Questi ragazzi dobbiamo cercarli, non aspettare che arrivino da soli o per caso!!!
Dobbiamo invogliarli, se serve coccolarli e, soprattutto, cosa piu’ importante, non sbagliare approccio, inserirli da subito in un ambiente coinvolgente e positivo.
Lo stiamo facendo secondo voi?
O meglio, lo stiamo facendo in maniera organica oppure, come spesso accade, ognuno per proprio conto?
Credo che alle società della città tornerebbe utile ragionare assieme su questo argomento.

Stefano Dego
da http://pallacanestroavicenza.blogspot.it/