U17 Gold Buona prova contro la capolista.

AUTORE: herz aus stahl

Chi ricorda gli anni ’90 ed il Piove Basket che in quel decennio disputò diverse stagioni in serie B2 agli ordini di Maurizio Buscaglia? Sì, proprio quel Maurizio Buscaglia, l’allenatore che parecchio tempo dopo sarebbe assurto agli onori delle cronache cestistiche nazionali come capo allenatore dell’Aquila Trento. Ebbene, gli emuli di Pico della Mirandola che non avessero dimenticato quell’epoca d’oro della pallacanestro Saccisica non faticheranno di certo a ricordare anche il palazzetto dello sport Sant’Anna, lo storico impianto nel quale quella squadra giocava le proprie gare casalinghe.
Il motivo di questo lungo preambolo è semplice: la nostra Under 17 ha avuto, infatti, l’onore di disputare la gara contro la capolista del suo girone proprio sul parquet del Sant’Anna, che in questa stagione ha ripreso ad ospitare le gare di alcune giovanili della Pallacanestro Piovese. E complice, forse, la suggestiva sede della partita, i nostri ragazzi sono stati protagonisti di una buona prova, macchiata solo dalla flessione mentale sofferta nell’ultimo quarto, che ha, purtroppo, dato al punteggio finale dei connotati fin troppo rotondi.
Ma andiamo con ordine. Ci presentiamo a Piove di Sacco con una squadra ancora numericamente piuttosto ridotta, che, se non altro, recupera Giolo e Sacchetto. In panchina si rivede, inoltre, Repaci, che torna in veste di capitano, ma solo per seguire la partita da bordo campo. L’inizio è tutto a favore dei padroni di casa, che scappano via subito, trainati da 8 punti consecutivi di Ebem, ma, dopo qualche minuto di sbandamento, ci ricompattiamo e riusciamo a restare nella scia dei nostri avversari, nonostante i 9, miseri punti messi a referto nei primi 10 minuti di gioco. Nel secondo quarto le cose migliorano ed infatti, grazie ad un lavoro certosino, dapprima ci riportiamo a stretto contatto, ad un solo punto di distanza, quindi stabilizziamo questa situazione di equilibrio, mantenendola per diversi minuti. Purtroppo, sul punteggio di 25 a 22 per i Piovesi e con 2 minuti da giocare nel quarto, siamo vittime di uno dei nostri consueti black-out e subiamo un parziale punitivo, che in un battito di ciglia fa schizzare il divario oltre la doppia cifra e consente ai ragazzi di Maggetto di chiudere i primi venti minuti sul +10.
Un refrain simile si ripete nel terzo periodo: sfruttando un’ottima tranche di partita di Sacchetto e una discreta attenzione difensiva, riapriamo parzialmente la contesa, riducendo il divario fino al -6 e dando l’impressione di poter fare perfino qualcosina di più. Ma proprio quando inizia a farsi strada l’idea di tentare il rientro, ad un paio di minuti dall’ultima pausa, la luce si spegne di nuovo, questa volta in modo definitivo. Chiudiamo il quarto subendo un parziale di 0 a 7, che ci ricaccia a -14, dopo di che, nella frazione conclusiva, praticamente non scendiamo neppure in campo. Un mix letale di disattenzioni difensive ed errori tecnici su entrambe le metà del campo, provocati da uno stato confusionale insorto in modo del tutto inaspettato, rende gli ultimi 12 minuti di gioco una lenta agonia per Repaci e compagni, come dimostrato dal parziale di 33 a 8, che conclude la partita. Peccato, perché il calo, per non dire crollo, finale scava un solco molto ampio, che non racconta fedelmente una gara nella quale i nostri ragazzi hanno per larghi tratti giocato una buona pallacanestro, frutto della crescita individuale di alcuni elementi, su tutti Barzazi, Giolo e Dal Corso.
Alla luce dell’incoraggiante prova offerta al Sant’Anna, in questo preciso momento della stagione alla nostra Under 17 servirebbe una massiccia iniezione di fondamentali tecnici collettivi, il che, naturalmente, presupporrebbe una altrettanto massiccia dose di allenamento. Purtroppo la scarsa continuità recentemente mostrata dal gruppo, motivata in parte dai rovesci determinati dall’altalenante situazione sanitaria, non lo permette. Occorrerà, conseguentemente, accontentarsi di puntare al miglioramento delle prestazioni dei singoli, nella speranza che, similmente a quanto accadde a Saulo sulla via di Damasco, anche i nostri 2005, 2006 e 2007 vengano folgorati dalla luce della passione cestistica e riprendano ad allenarsi con maggior continuità. Non ci resta che restare sintonizzati sulle frequenze di Repaci & co., in attesa, o meglio nella speranza che la musica cambi e il gruppo, sempre molto affiatato fuori dal campo, inizi anche a prendere la forma di una squadra di pallacanestro.
Prua a mare, sempre! Forza Arcella!!

Ufficio Stampa della Pallacanestro Arcella

Pallacanestro Piovese-Pallacanestro Arcella 76-44