C Gold La Ciemme non riesce nell'impresa a Monfalcone: sfuma il sogno Serie B


La Ciemme non riesce nell

Lo avevamo immaginato ben diverso l’incipit dell’ultimo articolo della stagione del Ciemme Mestre ed è inutile negare quanto sia difficile trovare, ora, le parole per descrivere l’epilogo del cammino dei Grifoni. Se in gara1 le cose non erano girate, ieri è andata anche peggio e dispiace sapere di aver disputato una serie di finale contro Monfalcone senza aver mostrato praticamente nulla di quanto aveva consentito a Salvato e compagni di arrivare sino all’atto conclusivo per giocarsi la serie B. Tutti noi ci saremmo aspettati di tornare almeno al PalaVega per la “bella” e la delusione nell’ambiente è tanta e palpabile. Ognuno, a caldo, ha reagito secondo indole e stato d’animo del momento e nessuno, qui, vuole insegnare nulla sulle emozioni che provoca lo sport. A mente maggiormente lucida, tuttavia, riteniamo sia impossibile prendersela con staff, società e giocatori che hanno profuso tutti gli sforzi possibili in questa stagione per raggiungere il traguardo. Ventinove successi su trenta incontri rappresentano un ruolino di marcia in stagione regolare entrato di diritto nella storia del Basket Mestre, in un campionato che ai nastri di partenza vedeva i Grifoni tra le compagini favorite ma non la candidata numero uno al salto di categoria. Sulla carta e a livello di budget, Oderzo ad esempio pareva avere una marcia in più, eppure la truppa biancorossa ha saputo superare gli opitergini in quattro incontri stagionali su cinque, due dei quali nella semifinale che ha chiuso anzitempo la stagione della Calorflex. Queste considerazioni, ovvio, non cancellano la delusione per la finale persa con Monfalcone e, anzi, la rendono forse ancora più difficile da razionalizzare: scontato dire che qualcosa non sia andato per il verso giusto (e ciascuno avrà individuato le proprie motivazioni) e che il quasi perfetto percorso dei Grifoni sia migliorabile, aspetti su cui si interrogherà senza dubbio la dirigenza in queste settimane. Tuttavia, le considerazioni di cui sopra rappresentano la testimonianza reale di quanto quest’annata sportiva 2018/19 sia stata comunque in gran parte meravigliosa (tanto più aggiungendoci tutti i progressi del progetto fuori dal parquet) e come il gruppo di ragazzi guidato da coach Volpato meriti in ogni caso un ringraziamento per quanto ci ha fatto vivere. Le parole del presidente Feliziani, dopo la sconfitta di ieri, certificano le ambizioni per il futuro anche imminente, in cui non si lascerà nulla di intentato qualora l’ottima posizione in ranking del Ciemme Mestre permetta di approfittare di eventuali ammissioni nella categoria superiore. L’amarezza, la delusione, lo sconforto, la rabbia anche, sono tutti stati d’animo comprensibili; emozioni che però non devono far dimenticare quanto fatto e quanto Salvato e compagni ci abbiano resi orgogliosi di loro su tutti i campi della C Gold. Così come non devono far perdere di vista il respiro di medio-lungo raggio del progetto biancorosso, cui la promozione sul campo avrebbe certamente dato un impulso immediato importante a livello di contagioso entusiasmo, ma che non si arresta di sicuro qui, anzi. La botta è stata forte, ok, ma come dice il saggio l’importante non è tanto non cadere mai, quanto sapersi rialzare ogni volta. Per cui, da domani si ricomincia a lavorare a testa bassa per il Basket Mestre, ognuno nel proprio ambito, ciascuno secondo il proprio ruolo; siamo certi che, spingendo tutti nella stessa direzione, anche da questo doloroso stop si riuscirà a ripartire.

Uff. Stampa Basket Mestre 1958 (photo Walter Dabalà)

Falconstar Monfalcone-Basket 1958 Mestre 77-49

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