C Silver La beffa delle beffe: titani "quasi" vincenti a Todi, poi I fischi...


La beffa delle beffe: titani "quasi" vincenti a Todi, poi I fischi...

È abbastanza avvilente raccontare di una partita quando tutto è deciso da chi non indossa una delle dieci casacche dei giocatori. Ancor più quando parti da stra-sfavorito e quando conduci anche per parecchio nel corso dell’incontro. Fatto sta che è così, referto giallo e a casa. 400 e passa km da bersi in un tranquillo sabato di gennaio che si trasformano in una punizione mortale che questi ragazzi di certo non meritavano. I dettagli? Eccoli. A quattro secondi dalla fine, con la Pallacanestro Titano sul +2, viene fischiato lo scadere dei 24” sul tiro da tre di Longoni dalla punta. Riunione tra i due arbitri, breve conciliabolo a metà campo e decisione modificata: niente 24” (e ci sta ampiamente) e fallo a rimbalzo a Tommy Felici. Fallo inesistente, ma è ancor più imbarazzante il fischio ‘ritardato’, dopo che era stata presa un’altra decisione tecnica che aveva interrotto il gioco. Fin qui uno potrebbe ‘solo’ masticare amaro e cercare di digerire. Prima del time-out precedente ai liberi, però, arriva un fallo tecnico a Michele Padovano, i cui motivi tuttora ignoriamo perché il ragazzo non ha proferito verbo verso gli arbitri, non si è rivolto a loro ed è solo corso velocemente in panchina. Invenzione colossale. I liberi diventano tre, con quello del tecnico segnato da Agliani e quelli del fallo (2/2) dal capitano della squadra di casa, Alessandro Simoni. Un-due-tre, il delitto perfetto.
Sapere che quel che era accaduto prima non vale nulla è doppiamente doloroso, perché i Titans avevano giocato una grande partita contro una delle migliori squadre del girone. Sempre avanti, anche di 8 punti, San Marino va all’intervallo sopra di 6 con una gran difesa (sul miglior attacco del girone), col terzo quarto che invece si trasforma in un festival degli attacchi (27-22). Si resta comunque avanti di uno e si attacca il rettilineo finale con energia ed entusiasmo. Poi quel finale. E l’entusiasmo che si spegne per forza.

LE CONSIDERAZIONI DI COACH PADOVANO

Coach, ripensando a quel finale, cosa ti viene da dire?
“La prima considerazione che voglio fare riguarda la rabbia, quella di vedersi defraudati di una vittoria che ormai consideravamo fatta. Un successo che sarebbe derivato da un atteggiamento ineccepibile della squadra, che aveva giocato la sua miglior partita a livello mentale e di voglia. Questo gruppo ha gran voglia di venir fuori dal limbo di classifica in cui ci troviamo ed è stato disposto ad allenarsi anche più di quanto stava facendo prima. La rabbia per non averla portata a casa è dedicata a loro, perché stanno facendo tanto e stanno lavorando nella maniera giusta”.

E dal tuo punto di vista?
“C’è anche un po’ di rassegnazione perché alla mia età non è la prima volta che vedo una cosa del genere e forse non sarà neanche l’ultima, ma ti rimane sempre tanto amaro in bocca e di sbigottimento. La mattina dopo ti chiedi come possa essere stato possibile che siano accadute cose di questo tipo e come mai si sia stati trattati in questa maniera. Vedersi portar via la vittoria senza che la squadra avversaria abbia fatto niente per trovarsi in quella situazione. Vedersi portar via tutto da due persone che improvvisamente, a quattro secondi dalla fine, hanno deciso chi dovesse vincere e chi perdere, beh, lascia tantissima amarezza. Purtroppo quest’anno sta accadendo spesso e volentieri. Giochiamo contro squadre umbre con arbitri umbri e in una maniera o nell’altra siamo costantemente penalizzati. Il risultato è che con squadre umbre finora non abbiamo mai vinto”

Vuoi ripercorrere con noi le giocate e le fischiate chiave a 4 secondi dalla fine?
“Valuto le decisioni in base anche a quello che dopo mi hanno detto i due arbitri. Quello che ha fischiato i 24 secondi mi aveva garantito di aver fischiato fallo ma poi di aver detto ‘24’ per ‘non volerci penalizzare’. Poi, visto che i 24 secondi non c’erano, ha detto di aver dovuto fischiare fallo. Peraltro dal video si vede benissimo che lo stesso arbitro ha segnalato i 24 secondi. Il fallo? Se c’è lo fischi subito, ma non puoi farlo dopo, a mente fredda, lasciando passare una ventina di secondi. L’altro arbitro invece s’è scusato perché forse ha accelerato troppo il ‘tecnico’, giustificando la fischiata col fatto che Michele lo avrebbe mandato a quel paese in faccia. Anche questa è cosa non vera e dal video si vede benissimo, perché appena l’arbitro segnala al tavolo il fallo a Felici, Michele corre verso di me per segnalarmelo. Si stava rivolgendo a me. Correva verso di me. Insomma, scuse che ci fanno sentire ancor più defraudati. Decisioni volute, non venute per caso”.

Cosa ti aspetti ora?
“Spero solo che questo porti maggiore attenzione da parte della classe arbitrale. Noi non vogliamo di certo qualcuno che ci fischi a favore, ma solo imparzialità. Pretendiamo questo, metri un po’ più equilibrati, non come l’ultimo oppure quello con Orvieto. Ricordiamo bene anche lì cosa è accaduto, con l’antisportivo totalmente inesistente a indirizzare il match. Una bella spinta lì a Orvieto. Vorrei solo più serenità da parte di chi arbitra. Infine, tornando ai nostri ragazzi, c’è ottimismo, perché veder giocare la squadra in quella maniera rincuora”

L’OPINIONE DEL PRESIDENTE MARCO CIACCI

Presidente Ciacci, quello che è successo sabato sera a Todi merita più di una considerazione…
“Episodi inaccettabili, in particolare quello che è successo negli ultimi quattro secondi di gara. Servivano tre tiri liberi per farci perdere e, come si vede nel video già pubblicato, un fallo a rimbalzo e un tecnico inventati hanno sistemato le cose da quel punto di vista”.

Sabato 12 gennaio, in casa con Orvieto, non andò meglio…
“Esattamente. In quel caso un antisportivo inventato ha deciso una sfida punto a punto, ma l’osservatore degli arbitri era in tribuna e sicuramente avrà segnalato tutti gli errori. Questa volta protestiamo vivacemente perché non è possibile che l’arbitro sotto canestro fischi 24 secondi sbagliando, poi parli con il collega che suggerisce di sanzionare (in maniera tardiva) un fallo a rimbalzo del nostro lungo, inesistente, e, siccome serviva un terzo tiro libero, punti uno dei nostri che torna correndo in panchina (c’era time out) e fischi un tecnico. Incredibile”

Secondi che hanno deciso tutto…
“Se un arbitro fischia 24 secondi sbagliando, poi a noi risulta che sia palla a due, e, per il possesso alternato, palla di San Marino. Le immagini sono chiare, ma vogliamo segnalare un’altra cosa, ovverosia che giocatori umbri e arbitri si chiamavano tra loro tranquillamente per nome di battesimo. A noi sembra, anche da questi gesti, che manchi professionalità, e le designazioni dovrebbero tenerne conto ed essere più oculate. Stiamo affrontando il campionato con impegno e rispettando realtà nuove per noi. Riteniamo che pure i nostri ragazzi, lo staff e la nostra società meritino rispetto, sabato sera totalmente venuto meno”

Uff. Stampa Pallacanestro Titano San Marino

Basket Todi-Titano San Marino 73-72

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