Il recap del Torneo del Centenario della Serie D

21 giugno 2021
Il recap del Torneo del Centenario della Serie D

Il gruppo di Serie D di Gardolo torna in campo dopo più di un anno dall’ultima partita che ci aveva visti vittoriosi contro Europa Bolzano tra le mura amiche. Una partita che rimarrà nei ricordi di tutti i presenti, non per un buzzer beater, non per una schiacciata clamorosa e neanche per una battuta di Rizzo. Rimarrà perché al termine gli arbitri ci comunicarono la sospensione di tutti i Campionati Regionali arrivata via SMS durante il terzo quarto.

A distanza di 400 giorni si torna in campo e si gioca il torneo istituito per festeggiare i 100 anni dalla nascita della FIP. Il contesto è totalmente nuovo e inesplorato. Bisogna organizzare i tamponi prima del primo allenamento e prima di ogni partita. Non si può fare la doccia. Non si possono portare le paste. Non si può uscire insieme dopo il coprifuoco. Bisogna disinfettare i palloni prima e dopo averli usati. Ma tutto questo non ci interessa. Siamo in estasi perché torniamo in palestra. Perché passiamo del tempo assieme ai nostri amici e compagni e indossiamo le nostre scarpe da basket. Ricominciamo a tartassare quel povero ferro e quel tabellone che tanto ci fanno divertire. Giocare dopo mesi di stop e dopo tutto quello che è successo alle nostre vite è una boccata d’aria fresca in una giornata afosa. La routine di tutte le famiglie e di tutti i diretti interessati torna ad una sorta di normalità. Preparare il borsone e lavare le cose al rientro. Fare la merenda prima o mangiare dopo. Una normalità che mancava tantissimo.

E’ il 16 febbraio 2021 e la squadra parte forte. Siamo in molti ad allenamento anche se non si sa se e quando si giocherà. La voglia di stare in campo è tantissima e si sopportano anche i duecento tiri liberi e le sessioni di plank dettati da Guasta. Mancava tutto. Ci mancava l’agonismo, ci mancava lo sdeng sul ferro, ma ci mancavano anche quei bellissimi ciuf che solo il PalaGardolo sa regalare. Ci mancava anche il rapporto con il custode del palazzetto che è diventato nostro amico in un periodo in cui entrare in palestra significava libertà più che mai sia per noi che per lui. La necessità di competere veniva pienamente soddisfatta dagli allenamenti liberatori in cui dopo aver allacciato le scarpe Guasta e Rizzo dicevano le parole magiche: “Facciamo due squadre”. Non ci accorgiamo che il livello via via sale, che tutti siamo spesso al posto giusto in campo e che le partitelle in allenamento hanno lo stesso livello di agonismo di una finale di campionato. Dopo tutto questo tempo senza poter giocare al nostro sport preferito, ogni minuto dell’allenamento è prezioso. Ogni possesso diventa IL possesso. Ogni quintetto dei tre che possiamo schierare è forte allo stesso modo. Ogni singolo compagno ti insegna a difendere meglio e a impegnarti di più. Gli allenatori inseriscono alcuni schemi e si divertono assieme a noi nel veder migliorare il gruppo.

Gardolo è una delle poche società che si è spesa fin da subito nel tentativo di riprendere le attività nel modo più sicuro e corretto possibile. Grazie a questa determinazione alcuni ragazzi che militavano nella squadra universitaria l’anno scorso sono diventati nostri compagni fidati in questa fortunata stagione. Innesti importanti di ottimi ragazzi talentuosi ed eccellenti compagni di squadra. Se a questo si unisce la crescita dei talenti del nostro vivaio e l’arrivo dell’MVP di due anni fa, la rosa è più che pronta a fare grandi cose. I nostri avversari nel Torneo decisi dall’ufficio gare sono CRCSD Paganella, Europa Bolzano, Junior Basket Rovereto e Basket Pergine. Il girone prevede una finale secca che vedrà contrapposte le due squadre con più vittorie e più punti realizzati a pari merito.

La prima partita è un piccolo shock. Si gioca il 22 maggio in casa e si passa da mesi di allenamenti tra di noi in cui ci si è abituati alle tattiche e alle abitudini dei compagni a un avversario vero e proprio con le proprie armi a disposizione. Ci sentiamo contratti e ci rendiamo conto che potremmo fare molto di più, ma non riusciamo a svoltare. L’avversario è motivato e la nostra partita non decolla. Riusciamo a spuntarla solo grazie a uno sprint nel finale che ci fa mettere in ghiaccio il risultato. 77 a 64 per noi. Si torna in palestra e si guardano i risultati delle altre partite.

Nella seconda giornata il nostro avversario è l’Europa Bolzano e si va in trasferta infrasettimanale.È martedì 25 maggio e la partita è alle 21. Se fosse stata prima della pandemia, sicuramente la partita avrebbe scontentato i più. Invece tornano alcune belle sensazioni. Ci si dà appuntamento al Piazzale Neufahrn e si fanno le macchine, mancava anche questo. La squadra altoatesina ha rimaneggiato abbondantemente la rosa. Non ci sono più i senatori delle passate stagioni e la giovane età delle sue leve fa ben sperare per il futuro. In questo incontro il risultato è più netto: finisce 43 a 107 per noi in una partita che ha consacrato l’intera rosa dei dodici convocati. Tutti hanno giocato e tutti hanno inciso. Questa è la nostra più grande forza.

Non si aspetta molto per arrivare alla terza giornata: è sabato 29 maggio e si torna in casa. Ospitiamo i roveretani del Junior Basket. Anche in questo caso come per Europa la rosa è giovanissima e la profondità della nostra squadra mette in difficoltà le rotazioni di coach Fumagalli. Il risultato è più netto del precedente. Finisce 110 a 45 con un grande gioco corale. Anche in questa occasione andiamo tutti a referto e costruiamo basi solide nella fiducia reciproca.

Una squadra che già nella passata stagione aveva dimostrato di costruire bene partendo dalle proprie giovanili è il Basket Pergine di Coach De Palo. La trasferta della quarta e ultima giornata ci porta il 2 giungo a Pergine a giocare una partita con molti errori. Si fa confusione e fioccano gli errori vicino e lontano da canestro. L’arcigna difesa perginese imbriglia le nostre soluzioni offensive sul punteggio di 50 a 77.

Al termine degli altri incontri tre squadre hanno vinto tutte le contese. Siamo noi, CUS Trento e Virtus Riva. Il gioco del conteggio dei punti realizzati in caso di parità porta in finale Gardolotti e Rivani.
Una rivalità che esiste da tempo e che si è sempre espressa in campo chiude il nostro Torneo.

Visualizziamo i nostri avversari durante la settimana precedente alla partita e sappiamo che in diverse occasioni ci hanno messo in difficoltà con fisicità e intensità. Il talento di certo non manca. Siamo carichi e come se non bastasse il nostro coach ci carica ancora di più. Ci presentiamo alla palla a due con molta determinazione che si traduce in uno dei migliori primi tempi. Tiriamo da ogni posizione e dopo i primi venti minuti lo scorer dice 12 triple su 17 tentativi. Oltre a questo, dice 61 punti segnati con pressione difensiva e intensità altissime. Riva non cede e arriva a vincere l’ultimo quarto senza però limitare la nostra vena realizzativa. La partita si conclude con un pirotecnico 119 a 82.

Questa squadra oltre ad avere molto talento è composta da bravissimi ragazzi con i quali è proprio divertente passare quelle sette ore alla settimana in palestra. Non posso che ringraziarli tutti nella speranza di vederli l’anno prossimo in un contesto ancora più stimolante.

Un saluto a tutti e buona estate,

Uff. Stampa Basket Club Gardolo 2000