“Il Lella si racconta”, episodio 1: la storia di Alessandro Piperno

30 aprile 2020
“Il Lella si racconta”, episodio 1: la storia di Alessandro Piperno

Prima puntata della nuova rubrica “Il Lella si racconta”: il protagonista è coach Alessandro Piperno.

Classe 1972, il mix giusto di esperienza, esplosività e tanta voglia di trasmettere la passione per la pallacanestro ai suoi giocatori, Alessandro Piperno comincia ad avvicinarsi al parquet andando a veder giocare suo padre e facendo i suoi primi tiri fin da quando aveva 4 anni.

Ufficialmente comincia all’Endas a 5 anni, poi si sposta a Pistoia per tutta la trafila delle giovanili, per poi passare in prima squadra dove partecipa alla promozione dalla A2 alla A1. Continua a Vigna di Valle in Serie B durante il militare per poi passare a Sinergy Valdarno in B1. Torna a casa in quel di Pistoia, alla buon vecchia “Madigan”, dove gioca in A1 e stacca un importante pass per la Coppa Korac, un’impresa dal valore inestimabile. Passando per Treviglio e Juve Caserta si arriva a Massa e Cozzile, dove purtroppo alle prime battute di playoff “Pipe” subisce un gravissimo infortunio che lo costringe a stare fuori dal campo per 9 mesi. Ricomincia l’anno successivo con una gran voglia di riscatto, tanto che Massa si regala l’accesso dalla B2 alla B1. Le sue ultime battute tra le serie importanti finiscono a Pistoia, dove al suo palmares aggiunge la promozione dalla B2 alla B1. Dopo questa promozione, Ale trova un lavoro stabile a cui far fede, ma non abbandona certo la pallacanestro giocata, dove militerà ancora nelle categorie minors tra San Miniato, Montale, Pistoia, Vaiano e Montemurlo, dove all’età di 35 anni decide di dedicarsi al ruolo di allenatore.

Nel cassetto dei ricordi più belli inserisce quando, in Madigan-Bologna, mise a segno 18 punti, e il telecronista se ne uscì con un “Mah, sai sicuramente gioca perché è il figlio del GM” e l’altro prontamente ribadì “se tutti i figli di GM giocassero così saremmo tutti più contenti”. Tanto che la leggenda narra che a fine partita un certo Roberto Brunamonti gli diede la mano e il Alessandro non se la lavò per anni. Un altro ricordo che porta con se fu il canestro allo scadere dalla linea gialla a 3 secondi dalla fine in faccia a un signorotto, un certo Roberto Premier, nel derby Treviglio-Vigevano.

Meneguzzo e Vujosevic, racconta, sono stati dei punti di riferimento per lui facendogli capire l’importanza della tecnica, della dedizione e del sacrificio verso questo sport.

Ale già da 14 anni fa parte della categoria allenatori, cominciando dal Green Team, spostandosi poi al Pgp che poi divenne Audax. Passato poi per le giovanili del Dany Quarrata arrivò al Lella 5 anni fa e queste sono le sue parole: «Il Lella per me è come una seconda famiglia, con il nostro DS e il Pres condividiamo un rapporto splendido. In questo brutto periodo di quarantena mi manca vedere i ragazzi, mi manca andare in campo con loro, mi mancano le battaglie al loro fianco il sabato sera. Concludo facendo i complimenti a questa società per i numeri raggiunti in pochi anni, spero di restare qui più tempo possibile, secondo me ci leveremo molte soddisfazioni, merito dei ragazzi che sono la linfa vitale di questa società».

Pipe ama il suo amarino dopo cena, e non sa stare senza la sua pizza fatta in casa. Ma se volete proprio prenderlo per la gola, invitatelo a casa vostra per una grigliata!

Uff. Stampa Lella Basket Pistoia