Antonello Restivo è il nuovo coach del San Salvatore

29 maggio 2019
Antonello Restivo è il nuovo coach del San Salvatore

Nella stagione 2019/2020 sulla panchina giallonera siederà il 44enne tecnico cagliaritano, reduce da un triennio in A1 con il Cus Cagliari.

Il G.S. Basket San Salvatore comunica con soddisfazione di aver raggiunto un accordo con il tecnico Antonello Restivo, che siederà sulla panchina della prima squadra per la stagione sportiva 2019/2020.

Cagliaritano, classe 1975, coach Restivo è allenatore di provata esperienza, sia nel settore maschile che in quello femminile. Dopo una breve carriera da giocatore inizia il suo percorso da tecnico nella Virtus Cagliari (1996-1999). Dopo di che varca il Tirreno per rispondere alla chiamata di Phil Melillo, che lo vuole accanto a sé a Roseto (Serie A2) nelle vesti di assistant coach. Confermato nello staff del club abruzzese dopo la vittoria del campionato, contribuisce, nella stagione 2000/01, alla conquista di uno storico ottavo posto in regular season, con conseguente qualificazione ai playoff scudetto. Nel 2000/01 segue il coach italo-americano a Udine (12esimo posto in A1), quindi torna in Sardegna per guidare da capo allenatore la Russo Cagliari nel torneo di Serie C1, facendo registrare 15 successi in 17 partite. A gennaio però si sposta nuovamente a Roseto, in Serie A1, per affiancare Melillo per un’altra, ottima annata sia in Serie A che in Europa (ottavi di finale di Uleb Cup, persi contro l’Estudiantes). Nel 2003/04 il sodalizio tra i due si rinnova alla Scavolini Pesaro, condotta fino alla semifinale scudetto dopo un lusinghiero quarto posto finale al termine della regular season. Qui Restivo ha l’opportunità di allenare diversi giocatori di altissimo livello: Sasha Djordjevic, Marko Milic, German Scarone, Alessandro Frosini, ma soprattutto il compianto Alphonso Ford, cui è attualmente intitolato il trofeo di capocannoniere dell’Eurolega. Dopo un’altra, positiva annata a Pesaro, nell’estate del 2005 è collaboratore tecnico della nazionale serba in vista dell’Eurobasket, e si trattiene nell’Est Europa anche nei mesi successivi per vestire i panni di consulente tecnico per l’Eurolega del Partizan Belgrado. Nel 20016/07 torna alla Russo Cagliari, stavolta in B Dilettanti, raggiungendo il terzo posto in stagione regolare e la semifinale promozione, mentre l’anno successivo è a Porto Torres, in B1, sempre da head coach. Dopo una parentesi a Gualdo Tadino si fa apprezzare a Catanzaro, conducendo la squadra locale a una difficile salvezza nella Serie B Dilettanti. Nell’estate del 2011 opta per un nuovo rientro in Sardegna, stavolta all’Olimpia Cagliari (C1), poi – dopo un anno di inattività – riceve la chiamata del Cus Cagliari, che guida per tre stagioni nel campionato di Serie A1 Femminile, ottenendo anche la qualificazione ai playoff nella stagione 2014/2015. Dopo due anni di intenso studio e aggiornamento, ora coach Restivo è pronto a tornare in pista e ha accettato con grande entusiasmo la chiamata del presidente Mura.

“Non vedevo l’ora di tornare – ammette il coach cagliaritano – stare fuori a lungo, per chi fa questa professione, non è assolutamente semplice. Mi mancava l’adrenalina del campo, e sono felice di poterla ritrovare in una realtà come il San Salvatore. Con il presidente Mura abbiamo condiviso un progetto tecnico di ampio respiro, che non si limita soltanto al prossimo campionato di Serie A2, ma che vuole favorire una crescita dell’intera società. Ho seguito il San Salvatore in questi anni e devo dire che ha disputato sempre dei buonissimi campionati, riuscendo nel difficile intento di consolidarsi nella categoria. So di arrivare in una vera e propria famiglia, che sa far sentire le giocatrici a loro agio e che le tiene lontane da pressioni eccessive. Ci sarà tanto lavoro duro da fare, ma questa è una peculiarità dell’ambiente giallonero che vorrei non si perdesse. Ripartire dall’A2 per me è stimolante: il basket femminile in Italia, escluse le primissime forze dell’A1, si sta livellando in maniera sensibile, dunque non ha senso fare distinzioni troppo nette. Per me non è importante tanto la categoria, quanto la possibilità di lavorare bene per aiutare la squadra a migliorare. Il mio San Salvatore? Cercherò di costruire una squadra dinamica e aggressiva, che cerchi costantemente delle situazioni di sovrannumero. Il presidente Mura sta lavorando sodo sul mercato per individuare dei profili adatti a questo sistema, e sono convinto ci siano tutti i presupposti per una bella stagione”.

Ufficio Stampa San Salvatore Selargius