B Femm. L'ultima lezione dell'ABF: una prestazione orgogliosa chiude un'esperienza unica


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Margine per rimontare il -16 dell’andata, onestamente, non ce n’era, e proprio per questo la prestazione dell’Abf a Ostia, pur nella sconfitta per 41-34, assume ancora più valore. La squadra biancoceleste, nonostante il verdetto praticamente già segnato, nonostante la stanchezza di una stagione logorante, nonostante le 10 ore di pullman nelle gambe e i 30° C in palestra, ha lasciato in campo, al PalaAssobalneari di Ostia, ogni energia residua lottando dalla palla a due fino alla sirena finale: una prestazione commovente per orgoglio e mentalità. E commozione c’è stata davvero, al termine della gara: l’Abf non era mai arrivata a una finale per la serie A, e chissà quando, o se mai, ci tornerà. Lacrime frutto di questo pensiero, della consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica che si è chiusa, ma che devono essere lacrime di gioia, per essere state attrici di un momento storico per il basket femminile locale. “Capisco l’emozione delle ragazze – racconta coach Banello – per questo le ho ringraziate singolarmente dopo la gara. Le ho ringraziate anche per quest’ultima lezione che hanno dato a Ostia, lezione di un attaccamento alla maglia smisurato. Siamo stati testimoni della gioia altrui, ma la gioia deve essere anche nostra. Abbiamo perso contro la prima società del Lazio, una società che ha vinto 8 titoli italiani giovanili: abbiamo fatto il massimo e non ci possiamo rimproverare niente, ha vinto la squadra più completa e più riposata”. L’Abf, con Martina Rosso protagonista, ha avuto la chance di prendere qualche punto di vantaggio a inizio gara, una volta sfumata questa opportunità la partita ha visto prevalere le difese e si è trascinata sui binari dell’equilibrio, binari ovviamente favorevoli alla formazione di casa che partiva dal +16 dell’andata. Nel corso della gara coach Banello ha dato spazio a tutte le ragazze, e purtroppo va registrato l’infortunio al dito (rottura di un legamento) di Chiara Leone: già operata, a Chiara vanno gli auguri di tutti per una pronta guarigione. Protagonisti anche i 20 tifosi biancocelesti al seguito, che si sono fatti sentire in mezzo al migliaio circa che hanno sostenuto le Stelle Marine. Stelle Marine che hanno ricambiato l’ospitalità ricevuta all’andata: dopo la gara, e prima della partenza per il rientro dell’Abf (arrivata a Monfalcone alle 6.30 di domenica mattina) le due squadre hanno cenato insieme in un bellissimo momento di sport che ha accomunato vincitori e sconfitti. E così, dopo 36 partite e 110 allenamenti, possono finalmente iniziare le meritate vacanze per giocatrici e staff tecnico, che assieme a dirigenti e amici si ritroveranno giovedì per la classica “pizzata” di fine stagione.

Stelle Marine-A. Basket Femminile Monfalcone 41-34

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