A2 Femm. Gioia e lacrime nel derby di ritorno tra la Virtus Cagliari e il Cus Cagliari

AUTORE: PlayBasket Staff

La gioia è tutta delle ragazze di coach Ferazzoli che hanno vinto, con pieno merito, la gara della prima giornata di ritorno della serie A2 femminile, le lacrime invece sono scese sul volto di Arianna Landi. E’ lei che a 1 secondo dalla sirena con due liberi a disposizione poteva rinviare il discorso ai 5’ supplettivi dell’overtime e invece, mentre la prima palla entrava con assoluta precisione all’interno del canestro, l’altro tiro prendeva tutt’altra direzione e finiva sul ferro, regalando così la vittoria alle “cugine” di via Pessagno.
Virtus diventata oramai “ammazzaderby”. Ha vinto quello di andata con il Cus (58-63). Ha fatto suo anche quello contro il San Salvatore Selargius (66-52) prima di Natale e ora anche il return match contro le universitarie.
Bella Virtus, forze la miglior partita disputata finora dalle terribili ragazze allenate da Iris Ferazzoli. Un gruppo che ci ha creduto fin dalle prime battute di gioco, che ha lottato (ha perso in corso d’opera per un problema al polpaccio Federica Brunetti), e non si è certo smarrito, quando, nel terzo periodo il Cus Cagliari ha, di prepotenza, riaperto la gara, ma neppure demoralizzato quando, Arianna Landi (proprio lei) ha messo dentro la retina la tripla del vantaggio universitario (50-49). No, perché la Virtus ha giocato con la testa e con il cuore riuscendo a ribaltare e a vincere la sfida.
Un match vinto anche per merito di un gruppo che, compatto, ha fatto tutto ciò che coach Ferazzoli ha chiesto. Iva Georgeva è stata la miglior realizzatrice, una che quando c’è da lottare, correre e prendere per mano la squadra lo fa con estrema disinvoltura. Applausi anche per Jannette Guilavogui. Ha certamente fatto soffrire Ana Ljubenovic, ma per lei una grande prova, sicuramente la migliore da quando indossa la maglia della Virtus.
Capitan Pellegrini e compagne hanno giocato meglio e tirato con buon percentuali dalla media distanza chiudendo la sfida con il 45% da due (17 su 37) contro il 38% del Cus (13 su 34). Bene (finalmente) anche dalla lunetta con la Virtus che è andata a fissare la percentuale sul 72% (8 su 11). Non bene il Cus che ha fatto registrare un misero 46% (6 su 13). Nel tiro da tre punti è stato più preciso il Cus Cagliari con il 30% (7 su 23), mentre la Virtus non è andata oltre il 26% (4 su 15). Quasi equilibrio sotto le plance con 39 su 34 per le ragazze allenate da coach Federico Xaxa.

Cus Cagliari che si presenta in via Pessagno senza Erika Striulli (per lei problemi alla schiena), ma nonostante l’assenza della terza miglior realizzatrice del torneo, Ljubenovic e compagne riescono a tenere testa facilmente alla Virtus (9-9 al 6’). Si lotta su ogni pallone con le universitarie che appaiono determinate a non far ragionare il quintetto di casa. Ma nonostante tutto la presenza in campo di una motivata Guilavogui mette in crisi la retroguardia del Cus che quasi alla fine del quarto perde leggermente contatto con le avversarie (13-9). Ci pensa Puggioni, con una tripla a riavvicinare le universitarie e Brunetti a mettere la firma sul +3 del 10’ (15-12).
Si riparte con la gara che stenta a decollare. Niola prova a pungere, ma in casa Virtus Iva Georgieva comincia a riscaldare mani e ambiente (22-17 al 15’). Il Cus Cagliari tenta di riordinare le idee, nel finale, però, ancora Georgieva (davvero scatenata) fissa il punteggio sul 33-24.
Al rientro dal riposo lungo Zolfanelli, da tre, porta la Virtus a +12 (36-24), confermato subito dopo dal 39-27 di Guilavogui. E’ il massimo vantaggio per la squadra di casa che però, a questo punto si blocca e subisce la reazione delle avversarie. Il Cus piani pianino rosicchia punti avvicinandosi pericolosamente. La Virtus fa di tutto per respingere il ritorno delle avversarie, grazie ancora a Georgieva che nel finale di quarto firma il 42-39. La Virtu soffre e il Cus ci crede. E infatti in apertura di quarto arriva il pareggio realizzato da Saias (42-42). La Virtus non demorde e grazie alla sua fuoriclasse bulgara riesce sempre a sventare il pericolo (45-42; 47-44). E’ una guerra di nervi con le universitarie che sentono di avere tra le mani la possibilità di chiudere il match. Ci provano al 35’ andando in vantaggio (50-49), ma senza affondare il colpo. Due liberi di Lussu al 36’ riportano la Virtus in testa. Si segna poco (52-50 con 1 su 2 di Zolfanelli), ma Puggioni è brava a 1’04 a trovare il pareggio (52-52) prima del nuovo vantaggio arrivato in contropiede e firmato dalla solita Georgieva (54-52). Nel ribaltamento, il Cus tenta l’impresa e trova a 1 secondo dalla sirena due tiri liberi. Ma Landi fa uno su due e subito dopo scoppia la festa.

Iris Ferazzoli
“Questo tipo di gare è sentito dalle ragazze della mia squadra e quando si disputa una buona prestazione e si vince, questo fa sicuramente bene”.
Forse la miglior Virtus della stagione, ma nel terzo quarto il Cus vi ha messo in crisi. Cosa è successo?
“La difesa a “zona” messa da Federico Xaxa ci ha dato molto fastidio e non siamo state lucide nel trovare le soluzioni migliori per superarla, ma in quel frangente per portuna Iva Goergieva con le sue giocate ci ha dato quell’ossigeno che mancava alla nostra squadra in quel momento”.

A chi darebbe stasera la “palma” della migliore?
“Non ho dubbi. Ai pivot. Perché Ljubenovic, la ragazza più pericolosa del Cus sotto le plance, ha fatto solo 11 punti grazie al lavoro “sporco” delle nostre lunghe che, in mancanza di Federica Brunetti, hanno fatto davvero una gran bel lavoro. Oggi comunque non parlerei di migliore. Oggi ha vinto la Virtus”.

Una squadra che cresce di giornata in giornata?
“Sono convinta che la Virtus ha la possibilità di crescere ulteriormente. Deve solamente riuscire a ragionare: giocare con la testa”.

Ufficio Stampa Virtus Surgical Cagliari

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