C Gold La Halley ci prova fino in fondo, ma Isernia la spunta e pareggia la serie


La Halley ci prova fino in fondo, ma Isernia la spunta e pareggia la serie

Una Halley Matelica tutto cuore ci prova fino in fondo a chiudere i conti dei quarti di finale playoff sul campo della New Fortitudo Isernia. Ma ai biancorossi manca il guizzo finale e così i molisani si prendono una vittoria che, comunque, nel complesso è senza dubbio meritata. Quantomeno perché i padroni di casa conducono la gara per quasi tutti i 40’, trovando sempre la forza di ricacciare indietro la Vigor (priva di Mentonelli, che ha riportato la frattura del quinto metatarso della mano destra nel finale di gara 1, sarà rivalutato la prossima settimana) ogni volta che si faceva sotto più minacciosa.

La Halley approccia bene il match, scattando meglio dai blocchi di partenza grazie alle iniziative di un Genjac che fa soffrire l’acciaccato Sasnauskas (era uscito in barella nel finale di gara 1 a seguito di una brutta caduta sulla schiena, ma per fortuna senza particolari conseguenze). Cinalli, però accende i suoi, inizia a carburare anche Tsonkov e così Isernia prende il comando delle operazioni, toccando anche il +8 (32-24 al 18’). La Vigor soffre soprattutto a rimbalzo, lasciando seconde e terze chance ai molisani, e non trova un antidoto alle penetrazioni di Tsonkov, che colleziona una marea di tiri liberi (ben 18 alla fine) e fa dilatare il vantaggio isernino fino al +12 (56-44 al 26’). La Halley vacilla ma nel momento più difficile una scarica di triple di Falzon rimette la barca in linea di galleggiamento. I biancorossi firmano un parziale di 0-11 a cavallo tra terzo e quarto periodo ritornando prepotentemente negli specchietti retrovisori (56-55 al 31’), l’unico canestro della serata di Tosti vale addirittura il sorpasso nel cuore del quarto periodo (59-60 a 6’ dalla sirena) e con le due squadre a farsi prendere fin troppo dalla fretta, collezionando errori su errori, non si può che arrivare a un finale in volata, con le due squadre ad entrare nell’ultimo minuto sul 67-67.

Un alley-oop di Sasnauskas vale il nuovo vantaggio Isernia (69-67), sul ribaltamento di fronte Provvidenza subisce il fallo ma fa 0/2 in lunetta, poi sulla rimessa per la New Fortitudo Tsonkov si invola in campo aperto ma non trova il canestro che chiuderebbe i conti. La Vigor ha quindi di nuovo la palla per pareggiare con una decina di secondi sul cronometro, ma Cinalli legge il passaggio di Tosti per Provvidenza, anticipa secco e serve il solito Tsonkov, che a 7” dalla sirena, si guadagna i due liberi che chiudono il match sul 71-67.

Peccato per l’occasione sciupata, ma nulla è perduto: domenica alle 19 si torna a Castelraimondo per la sfida che deciderà la serie. La vincitrice incontrerà in semifinale (con il fattore campo avverso) la Amatori Pescara, che ha liquidato con un secco 2-0 la Sicoma Valdiceppo.

Così coach Cecchini al termine del match. «In un finale punto a punto, quando fai un grande sforzo per ritornare sotto, poi spesso la decidono gli episodi. Il problema è però a monte, ovvero non devi andare a -7 o -8. Nel finale di gara 1, quando eravamo avanti di poco, con un break abbiamo chiuso la gara, oggi il break lo abbiamo fatto ma per tornare a un possesso di distanza. E a quel punto una palla persa stupida, un rimbalzo d’attacco concesso, uno 0/2 ai liberi nei secondi finali ci condannano. Dobbiamo evitare di arrivare a farci condannare dagli episodi. Abbiamo subito una marea di rimbalzi offensivi, che hanno concesso a Isernia diversi tiri da 3 piedi per terra e questo è grave, perché nella difesa a metà campo abbiamo fatto un buon lavoro. Il resto l’ha fatta la differenza abissale nelle volte in cui loro sono andati in lunetta. Nel primo tempo eravamo 11/16 da 2 e 0/11 da 3, stavamo martellando l’area e abbiamo rimediato solo due liberi con Ciampaglia. Dall’altra parte Tsonkov ha tirato 18 tiri liberi e di questi la metà sono stati regali. Abbiamo giocato in un clima infernale, che spero di trovare a nostro favore a Castelraimondo a gara 3, ma detto questo, che è un fattore esterno a ciò che ci compete, dobbiamo tornare ad avere un impatto coi nostri numeri 5. In questo momento è il vero problema, diamo lo strappo con Provvidenza e Falzon insieme, ma per noi Genjac e Ciampaglia sono giocatori importanti, non possiamo prescindere da loro. Devono far sentire i muscoli, non possiamo subire a rimbalzo quando abbiamo quintetti grossi in campo. Insomma ci sono fattori tecnici, tattici e mentali, mi auguro che domenica riusciremo ad avere un impatto con la nostra line-up ideale, anche perché ora con Mentonelli fuori dobbiamo già ricorrere ogni tanto ad assetti particolari. La fatica per il fatto che loro giocano in 6-7? Non penso sarà un grande fattore perché lo fanno da inizio anno. Ad ogni modo, loro in casa hanno perso solo una volta quest’anno, giocare qui non è facile. Per cui non enfatizziamo solo le cose brutte, nel complesso abbiamo fatto una buona gara. Domenica la voglia di vincere farà la differenza, non certo le rotazioni».

Ufficio stampa Vigor Halley Matelica

New Fortitudo Isernia-Vigor Matelica 71-67

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