Il punto dopo la prima fase con Coach Rosatelli

21 aprile 2021
Il punto dopo la prima fase con Coach Rosatelli

Concluso il primo girone della serie B, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Coach Rosatelli per fare un bilancio di queste prime sei partite, in attesa dell’avvio, che sembra peraltro imminente, della seconda fase.
Coach, finisce la prima fase. Questo primo posto nel girone è un risultato incredibile, se si pensa che siete partiti con due sconfitte nelle prime due giornate. Come sei riuscito ad invertire il trend?
Dopo le prime due sconfitte eravamo spalle al muro e l’ipotesi di riuscire a passare alla seconda fase sembrava davvero remota. Eppure c’era del buono in quelle prime due partite, quindi ci siamo confrontati tra Staff e ragazze, abbiamo tirato fuori tutto quello che non andava, sia a livello tecnico che umano e ci siamo ributtati nel lavoro. La vittoria con Smit in casa ci ha ridato fiducia nei nostri mezzi e quella in trasferta ad Aprilia ha cementato le nostre ritrovate certezze. Dalla prima partita abbiamo continuato a crescere e questo è il trend più bello per un gruppo giovane, quello che non vogliamo invertire mai.
Questo campionato di serie B è iniziato in un periodo particolare rispetto al solito e in una situazione complessa come quella della Pandemia che stiamo vivendo. Com’è stato in queste condizioni l’ approccio delle ragazze al lavoro?
Sinceramente, la voglia di tornare a giocare per loro e ad allenare per noi, era tale che ci siamo fatti scivolare addosso tutti i disagi legati a mascherine, autocertificazioni, tamponi, coprifuoco, etc. Sicuramente ci abbiamo messo un po’ a riprendere la condizione, ma grazie al lavoro dello Staff, di Sara Ciccalotti dal punto di vista tecnico ed organizzativo e del nostro preparatore Daniele Santangelo per quanto riguarda la parte fisica, siamo riusciti a rimettere in campo una Squadra credibilissima a tempo di record, anche a fronte delle tante defezioni che abbiamo avuto rispetto al gruppo iniziale, dopo il primo stop di Ottobre. Questo gruppo, che era nato inizialmente con una forte matrice Senior, si è ritrovato a ripartire con un roster dove la netta prevalenza è Under18/20. Abbiamo fatto di necessità virtù, sempre con maggior piacere, scoprendo che le nostre piccole non solo erano pronte per confrontarsi a questo livello, ma che potevano anche fare la differenza!!
Ecco, fermiamoci un attimo sulle tante giovani che hai in rosa. Il lavoro del San Raffaele è stato sempre improntato alla valorizzazione dei prodotti della cantera gialloblù. Come procede questo percorso di formazione per le più giovani di questa Squadra?
Il San Raffaele ha prodotto in questi oltre 40 anni di storia una quantità e una varietà tale di giocatrici che ci vorrebbero giorni solo per provare a ricordarle tutte. Nella prima Squadra le giovani arrivavano di solito a confrontarsi con le Senior gradualmente, mentre per noi la situazione si è un po’ ribaltata, adesso sono le Senior che si trovano in “minoranza” e devono cercare di limitare l’esuberanza delle Under! Questo maxigruppo che ci è rimasto dopo i mesi di chiusura, composto da più di 20 persone tra Senior, Under20 e Under18, ha fatto un lavoro eccellente in questi primi due mesi di Campionato. Nelle prime 6 partite abbiamo mandato a referto 19 giocatrici diverse, delle quali 9 in età Under 18 e 5 under20. Una rotazione molto ampia rispetto a quelle operate solitamente nelle prime Squadre, ma che non ci ha fatto perdere qualità, dimostrando una volta di più il valore di queste ragazze.
Al termine di questo girone, escludendo le tue giocatrici, ci dici una Senior ed una Under che ti hanno particolarmente colpito delle altre squadre?
Bella domanda! Per le Senior, mi piace molto Martina Panniello dì Élite, una giocatrice tosta, che sa fare bene tante cose, ci ha messo in grossa difficoltà nelle prime due partite. Però tra le Senior, seppur ancora giovanissime, quella che mi impressiona di più è Sara Innocenzi di Aprilia, giocatrice che ammiro da avversario da anni. La naturalezza nei movimenti e la serenità con cui gioca, uniti ad una tecnica di altra categoria, ne fanno una giocatrice Super! Per le Under, il mio cuore batte da sempre per Giorgia Bovenzi, una delle ragazze più forti con le quali ho avuto la fortuna di lavorare in questi 26 anni di Pallacanestro. Se dovessi fare qualche altro nome, direi sicuramente Giulia Marotta di Smit, che è cresciuta tanto in queste sei partite, ed Emma Arcá di Élite, altra ragazza che ho avuto il piacere di allenare e che, anche se ancora molto piccola, si è ritagliata il suo spazio anche in una categoria difficile come la Serie B.

Ufficio Stampa San Raffaele Basket