Isabel Hernandez Pepe primo acquisto del Gruppo Stanchi Athena

8 giugno 2019
Isabel Hernandez Pepe primo acquisto del Gruppo Stanchi Athena

Primo acquisto per il Gruppo Stanchi Athena, che per la prossima stagione di Serie A2 potrà contare sul ritorno della guardia/ala Isabel Hernandez Pepe.

Classe 1996, Isabel Hernandez Pepe è cresciuta in Athena, con cui ha giocato ben sei finali nazionali giovanili, raggiungendo il terzo posto Under 15 a Cagliari nel 2009. Nel 2011 è stata MVP della selezione regionale che si è classificata seconda nel Trofeo delle Regioni. Nel 2011/12 ha fatto parte del College Italia, mentre nella stagione 2012/13 ha disputato con Athena la Serie A3, chiudendo la stagione con 11.3 punti di media a partita in 26.6 minuti per gara, con il 46% al tiro da due e 5.3 rimbalzi a partita. Dal 2013 al 2015 ha giocato con la Polisportiva Battipagliese nel campionato A3 e nelle giovanili, raggiungendo nel 2015 il secondo posto nelle finali nazionali Under 19. Ha al suo attivo anche numerose convocazioni e partecipazioni ai raduni della nazionale giovanile. Poi la grande avventura americana e ora il ritorno in Athena.

Nelle ultime quattro stagioni ha giocato nella NCAA, il campionato universitario americano. Il suo ultimo anno è stato a St. Edward’s University, chiuso con 14.1 punti a partita, con 6.2 rimbalzi e 2.6 assist di media, il 42% al tiro da due e il 36% al tiro da tre.

Ecco le sue prime parole.

Isa, partiamo dalla tua esperienza negli USA.
E’ stata un’esperienza di vita importante, che mi ha fatto maturare come persona, oltre che naturalmente crescere come giocatrice. Ho giocato prima in un college del Maine in Division I, poi in Texas in Division II. I primi due anni sono stati difficili, non c’era molta chimica tra il mio stile di gioco e quello dell’allenatore. Così ho scelto una squadra dove il mio stile si potesse valorizzare meglio. A St. Edwards mi sono trovata molto bene con tutto lo staff, ho giocato da ala piccola e a volte da guardia tiratrice, con molte soddisfazioni. Non abbiamo vinto il campionato, ma ho ritrovato confidenza e gioia di giocare a pallacanestro.

Quella però l’hai sempre avuta.
Sì, anche perché il basket ha sempre fatto parte della mia famiglia. Ho genitori, una sorella, zii e cugini che giocano o hanno giocato, ho preso in mano il primo pallone a 6 anni e non l’ho mollato più.

Sei riuscita a vedere partite della WNBA?
Purtroppo no, perché i calendari non coincidevano. Ho giocato contro A’ja Wilson, che oggi è Las Vegas e all’epoca era a South Carolina. E’ fenomenale, è un 4/5, non mi rivedo nel suo ruolo, ma nella sua aggressività sì. Ho giocato contro atlete di livello altissimo. Poi ho visto alcune partite degli Spurs, Marco Belinelli è tra i miei preferiti.

L’aggressività è una tua caratteristica.
Sì, amo andare in palleggio, arresto e tiro, creare nuovi tiri e nuove situazioni, oltre che opportunità per le compagne, che siano blocchi o passaggi. So che devo crescere e trasportare anche in difesa la stessa aggressività che metto in attacco. Non vedo l’ora di iniziare, anche per mettere il mio bagaglio di esperienza a disposizioen delle compagne, dell’allenatore e della società. Spero davvero di poter dare molto ad Athena.

Ti piace il progetto del Gruppo Stanchi?
Moltissimo. A Roma c’è sempre stata tanta passione, ma che però spesso è andata dispersa per la mancanza di una realtà di alto livello. Infatti in giro per l’Italia è pieno di giocatrici romane brave. Spero che Athena possa finalmente essere ciò che è spesso mancato in città, ma sono certa che rimarrà in Serie A a lungo.

Hai sempre seguito le vicende di Athena da lontano?
Sempre. Appena potevo, guardavo le dirette streaming su Facebook. Sono sempre stata legatissima ad Athena, è una grande famiglia, in cui si va all’allenamento col sorriso in faccia, felici di incontrare le compagne e gli alleantori. Un’atmosfera che non ho mai ritrovato altrove e che sono contenta di riabbracciare.

Ritrovi anche coach Francesco Goccia.
Ci conosciamo bene, lui ha allenato prima mia sorella e poi me nelle giovanili. C’è sempre stata grande stima reciproca, con lui mi sento a mio agio. E’ molto preparato. Sono contenta di ritrovarlo e del fatto che sia lui l’allenatore del Gruppo Stanchi Athena. E’ stato molto importante per la mia formazione, sia come giocatrice sia come persona, e per sviluppare parti del mio gioco che non avevo e che mi sono poi state fondamentali. Per questo sono certa che con lui potrò migliorare ancora.

Ufficio Stampa Athena Gruppo Stanchi Roma