Serie D – La Dinamo s'impantana a Portogruaro

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Dopo una bella striscia vincente sul finale del girone di qualificazione la Dinamo mette alla prova le sue ambizioni sul difficile campo di Portogruaro.
Oggi una tantum niente articolo scherzoso (ma non fateci l’abitudine eh!) un po’ per la delusione che ammettiamolo è stata piuttosto cocente ma soprattutto per cercare di inquadrare la situazione dal punto di vista tecnico, quello del sottoscritto naturalmente.
Per metterla giù semplice, alla fine questo è uno sport di matematica, non come il divino flipper di Giordaniana memoria; alias non si basa su un gol al 94’ con palla che rimbalza sulla nuca del giocatore causa attraversamento di piccione inseguito dal gatto, ma su di una serie di componenti ben precise, tendenti all’equilibrio tra attacco e difesa.
Ora la Dinamo è strutturalmente, caratterialmente e soprattutto anagraficamente una squadra votata 100% all’attacco: non è pensabile chiedere a chi parte spesso con un quintetto da 40 anni di media (ok esagero per fare cifra tonda che fa colpo, sarebbero 39..) di mantenere la stessa intensita’ di team come quello di Portogruaro dove più di qualcuno avrebbe dei problemi a bere una birra al TNT Kamasutra senza mostrare la carta d’identità.
La nostra forza stà quindi nel tasso tecnico, che a volte trova delle espressioni addirittura imbarazzanti per il malcapitato di turno. Ma se cediamo alla tentazione di metterla sul piano del run&gun, si rischia di prendere delle scoppole come quelle di ieri sera; ritmo basso, basso e controllato, questa è la ricetta che mi permetto di suggerire.
Poi è chiaro che una giornata storta al tiro ci può stare, in più tra rugbisti in trasferta, scolari affezionati ai banchi e conversioni alla fede di Jahvè (chi ha orecchie per intendere..) ci troviamo con una panchina più corta delle bugie di Mirko Banna.
Niente drammi, d’altra parte questo è il fil rouge che ha caratterizzato questo campionato e tante gioie ci ha regalato finora; solo testa sulle spalle, magari un alllenamentino in più che non guasta a mantenere oliate le vecchie ossa, e avanti così.
Casarsa, sarai una Delizia!