Serie D Onorevole sconfitta della Pallacanestro Portogruaro a Cussignacco, in casa dei "padroni del vapore"


Andriola vs Chiesurin = 1 a 1.

Gli udinesi, all’andata, erano usciti dal Palalovisa sconfitti per un punto da quella che andava profilandosi come la rivelazione del campionato. Nel girone di ritorno, invece, al Zardini, proprio i Veneti – perdendo – restituiscono, loro malgrado, il maltolto.
E con gli interessi, rappresentati dal distacco finale di 7 punti.
Cussignacco si conferma, in tal modo, corazzata coperta in tutti i ruoli e, pur priva di Pappalardo, imprime il proprio marchio di fabbrica su una gara nervosa e impegnativa.
Principe e Gabai, signori del pitturato, hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro Bianchini e Piasentin, molto più mobili ed efficaci. Tutto sommato, allora, sembra corretto dire che Udine ha prevalso grazie a un parco guardie di maggiore esperienza.
Lo dicono i 27 punti di De Simon (top scorer), lo ribadiscono le triple di Barazzutti, forse il migliore in campo per la sua maniacale attenzione sia difensiva sia nel tessere le trame del gioco offensivo, lo suggeriscono i danni creati alla strenua difesa granata dal sulfureo ex tarcentino Fabio Gozzi.
Dall’altro lato, tra gli ospiti, ritorna ai suoi livelli Alex Trebbi, concentrato, altruista, sempre pericoloso, l’autentico uomo squadra “low profile” che ogni allenatore vorrebbe, poi si fa rispettare il golden boy Martin Lessing, infine si conferma lucido ragionatore Nicolò Baruzzo che tiene i suoi sempre a ridosso dei padroni di casa con una serie di invenzioni e di geometriche impostazioni tratte dal suo infinito repertorio, anche se nel finale proprio il capitano portogruarese, appena rientrato da un fastidioso infortunio, va incontro a un nuovo
spiacevole incidente, una contrattura alla coscia sinistra che potrebbe condizionarne la presenza nei prossimi impegni.
La speranza di tutti gli sportivi è quella di un recupero pieno e sollecito per questo talento del parquet tanto bravo quanto sfortunato. Per il resto, il duo tecnico casalingo formato da Andriola e Iurich ruota con sapienza tattica Paoluzzi, Del Bianco, Alessandro e Giuseppe Lazzati, mentre gli opposti Chiesurin e Tison si affidano alla loro banda di coraggiosi giovanissimi per creare scompiglio nel muro udinese.
In continua ascesa Brusco, tostissimo il rientrante Falomo, molto bene sia Pasquon sia Zandonà, una menzione particolare per Elia Bragatto, tuttofare coraggioso, gran difensore, convincente anche in attacco.
E poi c‘è Alberto Faorlin.
Due missili terra aria per lui e una presenza che comincia a diventare incisiva. La lunga assenza non lo ha cambiato. Il suo talento puro lo spinge a dare di nuovo il massimo. Certo, non deve bruciare le tappe per troppa voglia, ma – al secondo test in campo – il ragazzo sembra avviato al felice epilogo di un’annata cominciata male.
Intanto, a qualcuno viene in mente che, se Porto avesse avuto sempre a disposizione gente come Baruzzo, Faorlin e Bolcato, forse sarebbe ancora più in alto in classifica, ma – come tutti sanno – con i SE e con i MA la Storia non si fa.
Inoltre, chi va in campo lo fa con un tale spirito di umiltà, di servizio, di attaccamento ai colori sociali che dirigenti e tifosi possono solo plaudire a tutti i componenti della squadra veneta.
Nel frattempo, il campionato avanza a grandi falcate e venerdì 21 febbraio 2020 Cussignacco avrà un’altra occasione d’oro per isolarsi in vetta, dovendo affrontare la Collinare Fagagna in casa, mentre in riva al Lemene domenica 23 febbraio approda un’altra “prima della classe”, Aviano Basket, compagine tetragona, spietata, pronta al grande salto.
Non sarà facile. Servirà un surplus di sacrificio e calore popolare, ma i Chiesu-Boys aspettano i pedemontani con animo sereno e cuore puro.

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Libertas Cussignacco-Pallacanestro Portogruaro 83-76

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1o arbitro: Sissot Paolo di Monfalcone (GO)
2o arbitro: Zannier Andrea di Campoformido (UD)