Serie D A Fagagna la Collinare Basket Fagagna asfalta Porto 71 a 44 senza pietà


A Fagagna la Collinare Basket Fagagna asfalta Porto 71 a 44 senza pietà

All’andata i punti di scarto a favore dei friulani erano stati 17. Stavolta, invece, ben 27. Se i numeri hanno un significato, la vittoria interna della Blue Service non fa una piega.
A Fagagna si presenta una Portogruaro vendicativa e piena di belle speranze, per quanto ancora priva dei due Nicolò infortunati, Baruzzo e Ostan. I recuperi in extremis di elementi fondamentali del puzzle, cioè Bolcato, Faorlin e Gajotto, alimentano qualche pia illusione da parte degli irriducibili tifosi al seguito. Ma i sogni s’infrangono presto.
Chiesurin si ritrova a gestire un gruppo sbadato, deconcentrato, intimidito dall’estrema aggressività dei padroni di casa, peraltro avallata dai direttori di gara.
Bolla e Spinacé si schierano a uomo tutto campo. Chiesu risponde per le rime. Subito Palazzi e Mozina impongono la loro supremazia psicofisica. I due lunghi, Dioum e Feriguzzi travolgono le fragili linee difensive granata. L’inizio schock di 9 a 0 si rispecchia il ritmo infernale impresso alla gara dai friulani. Passa in un lampo il primo quarto e si chiude 20 a 6 senza neanche il tempo di rendersene conto.
Irriconoscibili, gli ospiti, soffocati a suon di manate e spintoni dalla vitalità udinese.
Il baby Navarra continua a tenere Porto attaccata a una speranza con una striscia di tiri liberi insaccati, mentre Fagagna comincia a effettuare i primi cambi. La musica non cambia, perché agli utilissimi Dose e Cedri i veneti replicano solo con una serie di sviste dovute alla fretta. Certo, Paolo Fantuz prova in tutti i modi a reagire, ma i ragazzi di coach Bolla marcano una supremazia che è psicologica ancor prima che fisica e il fantacanestro da tre punti di Cattaruzzi su assist di Palazzi a fil di sirena testimonia di una serata di grazia senza precedenti per la Blue Service.
50 a 32, più 18 all’intervallo lungo.
Eppure Porto ci crede ancora, aspetta al varco Fagagna sperando in un calo di tensione, in una resipiscenza arbitrale, nel ritorno di fiamma dei suoi campioni, da Marcon (il terzo Nicolò, quello integro) a Mulato, a Cais, a Brunoro.
Niente da fare, Fagagna mantiene inalterate le distanze. Sarà mica tutta e solo colpa degli arbitri? Macché. Quel primo quarto sciagurato pesa oltremodo. Complici i nervi a fior di pelle, scoppia una polemica senza fine tra la panchina granata e il duo arbitrale. Conclusione? Andrea Chiesurin espulso proprio nella serata che lo vedeva privo del fido vice, Carlo Tison. Orfani delle loro guide tecniche, i ragazzi portogruaresi diventano rabbiosi e tentano una impossibile scalata. Nell’ultimo quarto gli innesti di Moro e Paludetto sembrano corroborare il gioco di Fantuz e gli sprazzi di Alex Mulato, ma la ventina di punti di scarto aumenta nel finale, quando l’espulsione di Mozina non basta a sedare il nervosismo veneto.
Si chiude sul 71 a 44.
Decisivi i contributi di Mozina e Palazzi, ma va detto che tutta la squadra ha fornito una prova veemente e ha meritato la vittoria.
Per quel concerne gli ospiti, invece, la gara è stata un calvario.
Cominciata male. Finita peggio.
Importante adesso è riprendersi dalla delusione subita. Sarà necessario ritrovare aiuti in difesa e quella serenità d’animo che consente di evitare errori clamorosi in attacco. La fiducia e i mezzi non mancano.
Forza Porto!

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Collinare Fagagna-Pallacanestro Portogruaro 71-44

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