Serie D Portogruaro irriducibile lotta contro Tarcento fino all'ultimo ma perde sul filo di lana


Portogruaro irriducibile lotta contro Tarcento fino all

Portogruaro ha perso in casa la durissima sfida contro Tarcento, ma forse si tratta di una sconfitta che rafforza ancora di più il gruppo e la fiducia di pubblico e società nei mezzi di questa bella e imprevedibile compagine, croce e delizia dei tifosi.

Sono passati alcuni mesi da quando, nella gara di andata, Tarcento aveva rifilato 15 punti di scarto ai Chiesu-boys, schiumanti di rabbia al termine delle ostilità per una gara dominata per tre quarti e poi regolata negli ultimi minuti dai lunghi biancoverdi.
Intanto, ne è passata di acqua sotto i ponti del Lemene, se è vero, com’è vero, che, nel frattempo, Porto è diventata una Signora Squadra. Giovane. Veloce, Cattiva.
Coach Andriola sa che, se vuole portar via dal raid in Terra Veneta quei due fatidici punti che sanno di playoff, deve inventare qualcosa di più incisivo rispetto al solito.

Subito la gara si configura come scontro titanico tra due protagonisti assoluti, due guardie di qualità superiore, il tarcentino Fabio Gozzi e il portogruarese Paolo Fantuz.
I friulani provano a mettere subito sul piatto i centimetri di Maran e un ottimo Eliso Minute, ala forte di grande impatto.
Sui granata, invece, pesano le tante assenze e, su tutte, quella di Capitan Nicolò Baruzzo, la più difficile da compensare, alla quale si aggiungono quelle di Bolcato, Faorlin, Ostan, Gajotto.
Eppure, la straordinaria tecnica di Paolino sembra riuscire a sopperire. Al tiro. Nei passaggi. In difesa. Perfino a rimbalzo.
Fantuz è un demone immarcabile. Andriola risponde inserendo Martinelli e Idelfonso.
La gara resta in equilibrio e la prima frazione si chiude in perfetta parità (14-14).
Nel secondo quarto non cambia il copione, ma tra i protagonisti comincia a farsi largo il solito lottatore, Nicolò Marcon, mentre Andrea Chiesurin si affida ai suoi giovani talenti, come Navarra, Paludetto, Moro e Anese, e alla nuovissima guardia tiratrice Andrea Brunoro, per dare respiro ai titolarissimi Mulato e Cais. Tarcento non riesce ad approfittarne, mentre continua la sfida Gozzi-Fantuz a colpi di classe e il quarto si chiude sul 27 a 31.
Ah, se ci fosse Matteo!… Ma Bolcato non c’è e, quindi, necesse est arrangiarsi e fare a sportellate con i pesi massimi avversari.
E la ruota sembra girare a favore dei padroni di casa. Brunoro da tre pareggia le sorti dell’incontro, 36 a 36. L’uscita cautelativa del playmaker Stefano Andriola, sanzionato con un provvedimento disciplinare, segna l’ingresso in campo del vivacissimo Marco de Zanchi, che riavvia la marcia biancoverde con verve difensiva e inventiva in attacco.
Le reiterate triple di Brunoro (saranno ben 5 le bombe a referto a fine gara..) tuttavia, permettono a Portogruaro di sopravvivere. 43 a 46 è il punteggio alla fine del terzo quarto.
Inizia l’ultimo quarto. Botte da orbi sotto le plance. Nessuno si tira indietro e gli stessi direttori di gara, Iaia e Galli, per quanto scafati, faticano a tenere in pugno la situazione.
L’ennesima bomba di Andrea Brunoro segna il sorpasso granata, 48 a 46, ma i friulani, guidati da Gozzi, non si arrendono.
Coach Alberto Andriola fa uscire De Zanchi rischiando il tracollo, ma il gioco sporco alla fine vede prevalere l’esperto Ildefonso.
La sfera NON brucia nelle mani del gelido Gozzi dalla lunetta. Il tabellone segna 58 a 61 a un minuto dal termine. Tremano, invece, le mani portogruaresi al momento di tirare i liberi.
Ed è la fine.
62 a 66.
Forse la sfortuna è stata incontrare Tarcento subito dopo la sconfitta di misura subita in casa da Gonars, un risultato negativo che ha reso i biancoverdi più determinati del solito. Ma che importanza ha, ormai?
Il lavoro di Chiesurin e Tison è sotto gli occhi di tutti. Questa eccezionale coppia d’assi del parquet e della panchina si è caricata sulle spalle un gruppo giovanissimo e lo sta guidando alla salvezza con evidenti progressi tecnico-tattici. Migliorata la difesa. Migliorata la transizione. Migliorati i passaggi. Migliorato l’attacco alla zona, che spesso, come nel caso di Tarcento, rappresenta l’extrema ratio per allenatori che vantano un parco di giocatori più attempati.
Adesso per Portogruaro diventa fondamentale segnare di più. La trasferta a Fagagna di sabato 2 febbraio potrebbe rappresentare un banco di prova significativo in tal senso. Forza Porto!

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Pallacanestro Portogruaro-Tarcento Basket 62-66

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1o arbitro: Galli Daniele di Manzano (UD)
2o arbitro: Iaia Gabriele di Fagagna (UD)