Serie D Portogruaro, ultimo atto: grazie, ragazzi!


Aviano Basket spietata liquida Porto, che saluta un campionato tutto sommato positivo.

14 aprile 2019. Aviano-Portogruaro. I Veneti piombano nel Pordenonese con un’unica possibilità. Vincere. Obiettivo PLAYOFF.
La matematica dice che Aviano, seconda in classifica, è già qualificata. Porto invece DEVE raggiungere a tutti i costi Polisportiva Libertas Gonars – Sezione Pallacanestro, vittoriosa in casa contro Azzano Basket per far valere la classifica avulsa degli scontri diretti.

Pubblico delle grandi occasioni in via Colloredo per l’ultima, drammatica gara della regular season.
La movida dei padroni di casa si scatena fin dal primo istante. Starnoni non è disposto a concedere niente. E allora Chiesurin risponde con Paludetto “santo subito” in una 1-3-1, con Bolcato, Marcon, Baruzzo, Cais, che in realtà non paga. Dopo due minuti è già 8 a 0 con Capitan Rizzo sugli scudi, ben coadiuvato dagli ottimi Gri e Bomben, ma soprattutto dal rimpianto ex di turno, Diego Nosella.
Il passaggio di Porto alla difesa a uomo permette a Matteo Bolcato di rompere il ghiaccio solo dopo cinque minuti. Tutto dire. Il primo cambio vede la pericolosa guardia Nicolò Ostan rientrare dal fastidioso infortunio alla spalla. Sarà discreta alla fine la sua prestazione, mentre resta ai box Brunoro. Rizzo fa la differenza dominando sotto le plance. Marcon reagisce con due contropiedi. Il primo quarto finisce 19 a 9.
Nella seconda frazione, per chi non avesse colto l’esasperato clima friulano, subito tripla giallonera di Gri. Nel frattempo, Valente, Cresta, Facca, lo stesso Scaramuzza, fanno il loro dovere. Chiesu prova Moro, ma si rende conto che in una bagarre del genere è indispensabile il fosforo di Baruzzo, l’unico a saper penetrare nel fortino locale. Ed è proprio uno spericolato recupero del Capitano a dare la carica agli ospiti, che al 3’ si avvicinano, 22 a 14. Ebbene, è un fuoco fatuo. Il divario diventa di meno 15 al 5’ (31 a 16). Non basta la voglia di Ostan e Marcon che tengono in vita Porto e chiudono sul 41 a 27 all’intervallo lungo.
Starnoni non molla un punto.
Subito Max Rizzo si scatena in attacco, servito dal miglior Bomben ipotizzabile. Anziché essere demotivati, i pordenonesi appaiono indemoniati. Va ricordato, tuttavia, che in fondo quella aggressiva è sempre stata la cifra distintiva del gioco starnoniano.
Per i direttori di gara è difficile fischiare tutto.
La doppia uscita di Bomben e Rizzo, quest’ultimo gravato di 4 falli, consente a Baruzzo, Fantuz e Mulato di risollevare le sorti dei portogruaresi recuperando qualcosa. Ma non c‘è niente da fare. Anche con le seconde linee avianesi in campo, il punteggio si attesta sul meno 20 al 7’.

Rientra Gri, che non perdona.
Emblematico, al contrario, il destino di Ostan. Bomba perfetta. La palla entra roteando, risale la voragine ed esce, ineffabile, beffarda. Un segno del destino. 52 a 34.

Nell’ultimo, disperato quarto, reazione granata con Marcon, Baruzzo, Ostan, ma soprattutto con un commovente, fantastico Fantuz. I suoi cambi di ritmo, la sua difesa feroce, il suo classico tiro in ricaduta riportano i Chiesu-Boys a ridosso degli avversari.
Meno 10 al 3’, 54 a 44.
È il momento di massima tensione della gara. Può succedere qualsiasi cosa. Ma Starnoni, gelido, corre ai ripari, inserendo Nosella e Bomben.
In un attimo si torna a meno 20. 67 a 47 al 6’.
Bolcato forse è l’unico granata a crederci ancora, quasi fino in fondo.
La rinuncia a riproporre nei momenti topici l’altro golden boy, Alberto Faorlin, non è sufficiente a spiegare la sconfitta dei veneti, tutti molto nervosi.
In una girandola di cambi si spegne il pomeriggio infuocato (fin troppo!) di Aviano e quello malinconico di Porto, mentre il tifo di casa non smette un attimo di tambureggiare.

Tanti sinceri auguri di buoni playoff e di arbitraggi tolleranti agli amici pedemontani, oggi vincenti 73 a 55.

Per la parte granata, invece, un saluto e un grazie di cuore a tutti gli atleti, ai tecnici, ai tifosi, alla dirigenza di questa giovanissima, indimenticabile, bellissima compagine, che ha mostrato costanti progressi nel corso del torneo.
Era partita con l’ambizione di salvarsi: obiettivo raggiunto!
Alla fine è mancata solo un po’ di esperienza. Non importa. Siamo tutti già pronti a ripartire alla ricerca di una fantastica utopia, quella dell’isola non trovata.

Forza Porto!

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Aviano Basket-Pallacanestro Portogruaro 73-55

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