Kickslosofy Jordan Melo M13

3 gennaio 2017
Jordan Melo M13

Capire dove Jordan Brand voglia andare con i suoi atleti è una bella sfida. Il punto focale di tutta la linea è indubbiamente la serie Air Jordan, e non può che essere così. Ma perché creare modelli personalizzati per gli altri testimonials (che in fin dei conti sono gli idoli dei ragazzini di oggi) se poi non sono valorizzati in termini di marketing e soluzioni tecnologiche?

Le Melo M13 di fatto sono state annunciate all’improvviso, senza alcun tipo di evento promozionale, con un articolo piuttosto “random” sul sito ufficiale. Due parole in croce sulle caratteristiche tecniche e qualche foto.

La situazione è piuttosto paradossale se si pensa che queste sono le signature shoes di una delle stelle più grandi della NBA. Si può discutere quanto si vuole del fatto che Carmelo Anthony sia oppure no un vincente; se sia più, o meno forte di LeBron James; e così via…Il valore di questo atleta è tuttavia indiscutibile ed il fatto che le sue scarpe da (quasi) punta di diamante siano ormai divenute delle scarpe qualsiasi non meritevoli di un annuncio come si deve è quantomeno bizzarro. Persino per Jordan Brand.

Certo le novità non sono molte. La linea generale rimane praticamente invariata rispetto alle M12, anche se la tomaia viene sulle M13 realizzata in tessuto sintetico con aggiunta del Kurim (si tratta di un materiale plastico che forma uno strato di contenimento attorno alla scarpa) visto per la prima volta sulle Jordan Ultra.Fly. Il contenimento è poi aumentato grazie al Flight Web Fit System, ovvero la versione JB dei classici cavetti che fuoriescono dalle asole.

Il sistema di ammortizzamento è offerto ancora una volta da una borsa di Unchaged Zoom Air posta sotto l’avampiede. Soluzione adottata nella serie già dalle Melo M10 (ve le ricordate quelle in sostanza uguali alle Air Jordan XX8?) e che inizia a diventare se non obsoleta almeno ridondante.

L’intersuola è costituita dal generico Phylon, una mescola standard, in cui è inserita una placca di TPU (detta Flight Speed Tecnology) che serve ad aumentare la reattività dell’unità Zoom Air.

Non convince la trama della suola che presenta intagli in un’unica direzione rendendo la scarpa poco performante nei cambi di direzione.

Le Jordan Melo M13, per chiudere, non esprimono alcun fattore di novità e contengono pochi riferimenti personali dell’atleta per cui sono realizzate risultando così in una scarpa generica priva di appeal che apprezzeranno probabilmente solo i grandi fan del giocatore ex Syracuse.

Per chi è interessato sono disponibili dall’ 1 gennaio 2017 nello store ufficiale (a questo link)

(photo credits: Jordan)
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