Daniele Magro: "Subire un break fuori casa è più difficile da recuperare"

19 ottobre 2016 AUTORE: ANDRE#9
Daniele Magro: "Subire un break fuori casa è più difficile da recuperare"

«Prendiamo quanto di buono abbiamo fatto nella prima parte del match contro Avellino e lavoriamo sugli errori commessi. Le basi sono buone, dobbiamo solo continuare»

«DOBBIAMO ripartire dai trentacinque minuti di Avellino». Daniele Magro non ha dubbi, la strada giusta è stata intrapresa adesso c‘è da continuare a percorrerla e andare sempre più avanti. «Prendiamo quanto di buono abbiamo fatto per buona parte del match contro Avellino – dice Magro – dove abbiamo giocato con autorità, attenzione e imponendo i nostri ritmi e facciamo tesoro degli errori fatti nell’ultima parte quando siamo calati d’intensità e di concentrazione. Sia chiaro, è normale per una squadra che manca d’esperienza e questa si acquista solo attraverso le partite». In buona sostanza guardiamo avanti senza pensare troppo a ciò che è stato. «Esatto, sulla gara di Avellino è stato detto tutto e di più, siamo consapevoli di ciò che è successo per cui continuare a parlarne non porta a niente. Pensiamo piuttosto a Caserta». Benissimo, pensiamo a Caserta. La squadra di Dell’Agnello in queste prime tre uscite ha fatto vedere di essere una squadra quadrata, completa e di qualità. Caserta nell’ultima partita contro Cremona è stata capace di realizzare 63 punti negli ultimi due quarti. Basta e avanza per rendersi conto delle difficoltà che Pistoia si troverà di fronte. «E’ una squadra bella tosta, Czys sta facendo benissimo così come tutti gli altri. Sono ben messi in campo e giocano una pallacanestro efficace. Domenica ritroverò Cincia-rini, uno che va guardato a vista perché è bene non farlo iniziare a tirare triple. Al di là di tutto, la differenza la faranno come sempre i dettagli ed è su quelli che stiamo lavorando». Tra i dettagli su cui lavorare ci sono sicuramente le palle perse e i cali di attenzione. «Direi di sì visto che il problema della partenza ad handicap sembra essere stato risolto. Per vincere su qualsiasi campo bisogna per forza non avere cali di nessun genere e, soprattutto, non regalare palloni agli avversari». E IN PIÙ ci sarà da cementare il feeling di squadra soprattutto nel reparto lunghi rimasto orfano di Thorn- ton. Un’assenza che un po’ ha cambiato gli equilibri. «NON E cambiato tantissimo – spiega Magro – ma è indubbio che aver avuto Thornton sarebbe stato meglio perché è un grande giocatore. Personalmente mi trovo molto bene con Crosariol, con il quale ci confrontiamo in campo e fuori e con Boothe, altro giocatore molto interessante. E’ giovane e sta imparando a conoscere il nostro campionato, ma ha grandi potenzialità. Diciamo che il feeling non ci manca e sono sicuro che lavorando ancore di più insieme riusciremo a renderlo ancora più forte. Per quanto mi riguarda gioco pensando alla squadra e a vincere e non alle statistiche personali, ho sempre fatto così e mi sono sempre trovato bene».