A tu per tu con Marco Mattiello e Francesco Terrin

2 settembre 2014 AUTORE: catta
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Da Casier a Conegliano: Francesco “Checco” Terrin e Marco Mattiello sono cresciuti a Casier sotto gli occhi di Paolo Sfriso e l’hanno ritrovato alla Vigor Conegliano. E i due ormai amici inseparabili dal primo allenamento insieme di 10 anni fa, divisi soltanto tra il 2009 e il 2011, quando Marco era a Montebelluna.

I pregi dell’altro?
Mattiello: “Checco è come un fratello per me. In campo è un lottatore, fa sempre soffrire giocatori più alti e pesanti di lui. E ora che ha lavorato sul tiro dalla media e dalla lunga distanza, è ancora più pericoloso”.
Terrin: “Marco è un leader dentro e fuori campo. E’ un ragazzo buono, ma la cosa che più apprezzo è la sincerità: se deve dire qualcosa, lo fa senza peli sulla lingua”.

La cosa migliore che hai visto fare all’altro in un campionato di basket?
Mattiello: “la partita a Trieste del 2012/2013: vincemmo in un campo ancora imbattuto e Checco fu decisivo con 15 punti e triple importanti”.
Terrin: “quest’anno ha fatto 38 punti contro la Virtus Padova, match di cui ho il dvd: lo mostrerò ai miei nipotini”.

Un episodio da spogliatoio?
Mattiello: “siamo compagni di panchina: ci confrontiamo sempre dopo ogni partita. Sappiamo quando dobbiamo parlarci, quando non bisogna farlo e quando serve che uno rimproveri l’altro: ci conosciamo alla perfezione”.
Terrin: “le docce lunghe un sogno a Casier. Eravamo sempre gli ultimi ad uscire: stavamo a parlare anche per un’ora sotto l’acqua”.

Un episodio fuori dal campo?
Mattiello: “il suo compleanno l’anno scorso: gli abbiamo preparato una festa a sorpresa e ne è rimasto molto contento. Ci siamo fatti trovare a casa sua quando tornava dal lavoro, organizzandoci in base agli orari lavorativi di tutti chiaramente ai suoi, grazie all’aiuto di sua sorella…fu divertentissimo”.
Terrin: “di episodi ce ne sono, ma certo posso dire che è una delle primissime persone a cui parlo se mi succede qualcosa”.

Il successo più bello in questi anni alla Vigor?
Mattiello: “la vittoria ad Udine nel 2012/2013, contro la squadra che poi avrebbe conquistato la promozione: fu una super prestazione di tutti”.
Terrin: “direi il successo di Udine due anni fa: fu esaltante come nessun’altra!”.

Non avete avuto dubbi a rimanere a Conegliano, nonostante la retrocessione: il motivo principale?
Mattiello: “ho ricevuto richieste da squadre di serie C e qualche tentazione l’ho avuta, ma dopo l’immensa sfortuna dell’anno scorso credo che possiamo fare ancora bene con questo stesso gruppo. Ho sposato un progetto che da spazio ai giovani: la Vigor vanta uno dei migliori settori giovanili del trevigiano, guidato da un allenatore di un certo spessore (Paolo Sfriso ndr), che lavora duramente in palestra.
Terrin: “è stato il gruppo: siamo più amici che compagni di squadra. E non volevo lasciare il gruppo dopo un anno così infelice”.

L’obbiettivo stagionale?
Mattiello: “non conosco bene la C Regionale ma nessun campionato è facile da vincere. Certo noi vogliamo lottare per rimanere nelle prime posizioni: questa squadra può far bene”.
Terrin: “dovremo fare meglio dell’anno passato come atteggiamento: questione anche di rispetto verso chi ci segue nei palazzetti dello spor di tutto il Veneto”.

Fonte: Mario De Zanet da “La Tribuna di Treviso”
da http://www.vigorbasket.com