Ecco la Synergy 2014-2015. Si presentano Norci e Bianchi

20 agosto 2014
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Dopo Pelucchini, sentiamo la voce di due altri atleti giovanissimi del vivaio della Synergy, Niccolò Norci e Giulio Bianchi.
Iniziamo con Niccolò Norci, versatile guardia-ala di 194 centimetri, grandi doti atletiche, funambolico e creativo con le sue incursioni nelle aree avversarie, suo preferito territorio di conquista, ventenne in attesa di consacrazione definitiva. Nel carniere, una vittoria alle finali regionali Under 17 sotto coach Righeschi, giocate da protagonista. Ecco cosa ci ha detto.
Dopo un anno passato a rincorrere, a causa di alcuni malanni fisici, ora sembri pronto per fare una stagione con il botto…
Più che il botto, spero solamente di poter tornare a giocare con serenità, senza essere ostacolato da infortuni vari. Poi sarà il campo a parlare!
Il tuo atletismo è notevole e non passa inosservato, poi la tecnica di base pare ci sia tutta. Qual è la tua caratteristica migliore e cosa c‘è ancora da migliorare nel tuo bagaglio?
Considero la difesa sull’uomo uno dei miei punti di forza, mentre devo sicuramente lavorare per migliorare la meccanica del mio tiro.
La Synergy, si sa, punta moltissimo sulle tue qualità, ma tu cosa ti aspetti da coach Caimi in questa annata che vai ad iniziare? Che messaggio gli lanci?
Mi aspetto che faccia lavorare bene la squadra e che sfrutti ognuno di noi al meglio. Per il resto, lui sa già che può ampiamente contare su di me quando ce ne sarà bisogno.

Un altro dei giovani rampanti che la Synergy presenterà in prima fila nella prossima stagione, è Giulio Bianchi, play-guardia di 188 centimetri. Anche egli (come Pelucchini) è nato e cresciuto nella società del Drago, è stato mattatore della squadra dei ’96 della Synergy, tre volte campione regionale, fino alla categoria Under 15, annata in cui è stato anche finalista nazionale sotto la guida di coach Pugliese. Bianchi è stato moltissime volte convocato a selezioni d’interesse regionale e nazionale ed anche lui, dopo un’annata sfortunata, si ripresenta più agguerrito che mai ai nastri di partenza. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
Due anni fa sembravi già in corsa per un posto stabile in prima squadra. Poi, lo scorso anno c‘è stato fin dall’inizio un raffreddamento…
Due anni fa non ho trascorso una stagione semplice, a livello giovanile, anche perché ci fu un cambio di allenatore durante la regular season che non favorì il mio rendimento. Ciò, ovviamente, ebbe ripercussioni anche sulla mia partecipazione alle sorti della prima squadra. Nei primi frangenti della scorsa annata, invece, c‘è stato un gravissimo episodio, che avrebbe potuto anche farmi perdere la vita. Un incidente stradale piuttosto serio mi ha provocato delle lesioni che hanno avuto bisogno di molto tempo per guarire completamente. Ho rischiato quindi molto più che una carriera sportiva! Comunque, ho fatto miracoli per tornare quello di prima, non solo in campo ma anche nella vita.
Caimi pare abbia molta fiducia nei tuoi mezzi, nel tuo eclettismo, nella tua mentalità vincente. Cosa pensi di potergli dimostrare oltre a ciò?
In primis, la sicurezza acquisita in tante partite competitive a livello giovanile. Credo, infatti, di aver acquisito la consapevolezza di poter dire sempre la mia a qualsiasi livello, tra i seniores o nel giovanile, e contro qualsiasi avversario si debba giocare. Poi, ora sto bene, ho tanta voglia di rimettermi in gioco e spero soltanto di non avere più guai fisici. Inoltre, mi sento più pronto ad assumermi anche a livello senior maggiori responsabilità e quindi spero di poter avere uno spazio tale da permettermi di dimostrarlo.
Hai avuto esperienze importanti a livello giovanile, con chiamate per selezioni, partecipazioni a finali nazionali, campionati vinti a ripetizione a livello giovanile, ma anche inviti da parte di società blasonate a livello nazionale per tornei importanti. Di tutto ciò, cosa pensi abbia dato un maggior contributo alla tua crescita?
Non nego di aver ricevuto chiamate da squadre importanti e, per rispondere alla domanda, credo che tra tutte le esperienze che hai menzionato, quella che mi è rimasta più impressa e stata la partecipazione alle finali nazionali under 15. In tale occasione, ho avuto conferma da molte persone su alcune mie peculiarità, a cui tengo molto, come la determinazione, la dedizione alla fatica, la volontà di vincere e soprattutto l’umiltà di chi rispetta l’avversario pur non temendo nessuno in campo.

Ufficio Stampa Synergy Basket Valdarno