Alessandro Fantozzi è il nuovo allenatore

9 luglio 2014
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E’ Alessandro Fantozzi il nuovo allenatore della Meridien Monsummano, la guida tecnica che porterà per mano la società biancoblù nel suo primo campionato di serie B. Lui che la serie B l’ha già conosciuta sulla panchina di Gioia Tauro, Reggio Calabria e Martina Franca, dove lo scorso anno ha chiuso il campionato con un insperato approdo ai playoff. Per il play livornese si tratta quindi di un ritorno a casa, di una prima vera esperienza con una panchina toscana, anche se il suo vero esordio come allenatore è avvenuto a Cecina nella stagione 2007-2008.
Fantozzi è sicuramente un nome importante per la piazza di Monsummano e di tutto il basket italiano, con una carriera da giocatore che ha toccato vette importanti, prima tra tutte la medaglia d’argento con la Nazionale agli Europei di Roma del 1991, poi la vittoria della Koppa Korac nel 1993 con la maglia del Messaggero Roma. Una carriera quella di Fantozzi che ha
toccato anche Montecatini, dove ha giocato nella stagione 97-98, la prima dell’era Snai in serie A2. Una carriera che lo ha visto anche fregiarsi dell’intitolazione di un palazzetto dello sport, quello di Capo d’Orlando, società che il play livornese ha contribuito a portare in serie A2 per la
prima volta nella sua storia. Affida a noi le sue prime parole da capo allenatore della Meridien: “Quando il presidente Cardelli mi ha chiamato mi ha fatto piacere, ci siamo messi d’accordo in un attimo, al Sud sono stato bene e ma è venuto il momento di mettermi in gioco. Monsummano è una piazza importante che adesso fa parte dell’elite toscana, spero di aiutarla a crescere e a consolidarsi ma solo attraverso il lavoro, non le chiacchiere o parole al vento. Solo col lavoro potremo avere dei risultati”. La domanda successiva è d’obbligo e riguarda Mario Boni, di cui Fantozzi è di due anni più vecchio: “Qui non si tratta di avere paura di allenare un giocatore o un altro, non esistono giocatori vecchi o giovani, ma solo giocatori utili alla squadra e alla mia idea di basket, e Mario è sicuramente uno di questi. Non ci ho mai giocato insieme (tranne che in un torneo estivo) ma l’ho solo affrontato da avversario, allenarlo sarà molto stimolante”. Il neo coach biancoblù chiude anticipando quella che sarà la sua idea di basket: “Io divido il gioco in quattro fasi: attacco, transizione difensiva, difesa e transizione offensiva. Ma alla base di tutto c‘è la difesa, che dovrà essere il nostro punto di partenza. La serie B è un campionato difficile, dove è importante l’impatto fisico, l’intensità e il ritmo di gioco. C‘è parecchia differenza rispetto alla Dnc e noi dovremo essere pronti subito a colmarla. Il mio entusiasmo dovrà coinvolgere tutti i nostri tifosi”.

Ufficio Stampa Pallacanestro Monsummano
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