Il Presidente Benacquista, bilanci e riflessioni

19 aprile 2015
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Un campionato difficile – La stagione 2014/2015 del campionato di A2 Silver per la Benacquista Assicurazioni Latina Basket è giunta al termine e in casa nerazzurra è tempo di bilanci e di riflessioni. E’ proprio il numero uno della società pontina, il Presidente Cav. Lucio Benacquista, a tirare le somme e ad analizzare la situazione del basket a Latina: «Quello affrontato quest’anno è’ stato un campionato difficile e strano, che ci ha fatto soffrire e temere tanto, ma non ci siamo mai lasciati andare, mai arresi grazie anche a Maurizio (coach Bartocci nda) che ci è stato vicino quando c’era il terrore della sconfitta e della retrocessione – esordisce pacatamente il Presidente della Benacquista – Devo dire, però, che è stato anche un anno fortunato che ci farà rimboccare le maniche per pensare al prossimo, ci sarà da attuare qualche aggiustamento, ma quello che mi ha fatto gioire nelle ultime gare è stato vedere schierati i ragazzi del gruppo Under 19 ai quali, come ben sapete, teniamo molto. E’ essenziale per me parlare dei giovani e del fatto che ci hanno dato una mano, era una sfida schierarli e non una necessità, sono orgoglioso e soddisfatto di aver dimostrato che esistiamo e che non siamo gli ultimi».

L’importanza dei giovani – E’ ormai noto quanto la società nerazzurra e in primis proprio il Presidente Benacquista tengano al settore giovanile e al benessere degli atleti che lo compongono e quanto siano attivi sul territorio, e non solo, nel tentativo di incrementare e migliorare il livello del basket giovanile nella realtà della città di Latina. Il nome Benacquista è garanzia di solidità, affidabilità e presenza radicata nella sfera del capoluogo pontino e il valore che la Latina Basket dà alle giovani leve è direttamente proporzionale alla passione che investe nello sport, ambito in cui opera da oltre 55 anni: «Noi curiamo tantissimo i nostri giovani atleti nella foresteria dove vivono in 12, anche se per loro è stato un anno difficile dal momento che hanno dovuto rendersi conto di ciò che volevamo, vogliamo e vorremo da loro. Assemblare dei ragazzi che vengono da regioni diverse, che non hanno mai giocato insieme e farli credere nel progetto latinense non è stato facile – prosegue il Cavaliere – I giovani non sempre sono disposti a seguire con la testa un progetto sportivo, a volte hanno disatteso quello che volevo, in altre occasioni, invece, mi hanno premiato. Siamo andati avanti passo dopo passo seguendo il nostro motto: prima la scuola, poi il basket, poi la passione di giocare a basket e di restare a Latina. Siamo in fermento perché vogliamo sistemare le tante cose che non hanno funzionato quest’anno nella nostra società, però gioisco perché noi veniamo dal niente, perché 20 anni fa io non avevo una squadra di giovani, mentre oggi posso essere orgoglioso di averla creata. E’ indubbio che le cose non si creano per avere tutte le soddisfazioni del mondo subito – precisa Lucio Benacquista – abbassiamo la testa con umiltà e diciamo che abbiamo fatto abbastanza per dimostrare che Latina c’è, con il gruppo Under 19 Eccellenza andremo all’Interzona a Pesaro il 20-21-22 Aprile e questo è motivo di orgoglio, ci davano per morti perché dicevano che non eravamo nessuno, abbiamo alzato la testa e siamo riusciti a risollevarci».

Benacquista, azienda sportiva – Il Presidente nerazzurro ha validi motivi per essere fiero della splendida realtà sportiva che ha creato partendo da zero, l’attuale organizzazione societaria, che consta un numero considerevole di collaboratori è frutto dell’immenso impegno proprio della famiglia Benacquista, meritevole di aver fatto in modo che uno sport fantastico come il basket non sparisse dalla città di Latina: «Abbiamo un bel settore giovanile e una società che, tra giovani, senior e staff è composta da circa 170 persone. Siamo un’azienda sportiva vera e propria. Giochiamo al palazzetto dello sport, abbiamo una palestra che ci siamo guadagnati sul campo, e non ci è stata di certo regalata, dove ci alleniamo con tutti i nostri gruppi giovanili e minibasket. Abbiamo una foresteria nostra, un settore trasporti, elementi che non tutte le società possono vantare e desideriamo comunque continuare sul nostro cammino di miglioramento sia dal punto di vista logistico che sportivo. Speriamo che lo sforzo fatto con tutto il nostro cuore ci dia la possibilità di gioire di più il prossimo anno».

Il desiderio di un futuro migliore – Un uomo rivoluzionario, come ama definirsi il Presidente Benacquista, che crede negli ideali e nei valori sani e che ama la città di Latina dalla quale vorrebbe ricevere maggiori segnali di presenza e di coinvolgimento, soprattutto a fronte dei risultati ottenuti nel corso degli anni e della caparbietà con cui ha fatto in modo che la pallacanestro latinense arrivasse a calcare palcoscenici di livello, come quelli inondati dalle luci del campionato di A2: «Ringrazio coach Bartocci per averci dato la soddisfazione di gridare vittoria ancora prima della fine del campionato – dichiara con soddisfazione il Presidente della Latina Basket – Non abbiamo ancora fatto una riunione, né abbiamo operato delle scelte per la prossima stagione, senza dubbio molto sarà da diversificare, soprattutto riflettendo su quanto accaduto nel corso di questa stagione. Ciò che sappiamo con assoluta certezza è che il futuro dovrà essere più fulgido. Devo ringraziare tanti piccoli sponsor che ci danno una mano, tanti amici che contribuiscono, ognuno in base alle proprie possibilità, tante persone che ci stanno vicino anche offrendoci un caffè, ma la verità è che non c’è qualcuno che chiede di potersi affiancare per dare vita a un grande progetto. Siamo solo noi a metterci in gioco: agli inizi causa l’inesperienza alcuni dettagli non sono stati perfetti, in seguito non abbiamo voluto dare peso a ciò che non andava per il meglio, andando avanti con il tempo abbiamo bevuto l’amaro calice della retrocessione, per poi, però tornare a lottare e a vincere. Ora credo che ci penseremo bene prima di sbagliare. Desideriamo intraprendere un percorso in punta di piedi, senza cose clamorose da annunciare, ma con la speranza che la città di Latina, che fino a oggi non ha dato nulla, possa fornire un valido aiuto nel sostenere un progetto ambizioso come quello di far crescere in un ambiente sano i giovani cittadini della nostra città».

Tutti per uno, uno per tutti – Sarebbe bello se il motto dei quattro amici creati dalla penna di Alexandre Dumas “tutti per uno, uno per tutti”, atto a sancire un patto di solidarietà, potesse essere applicato alla Benacquista Assicurazioni Latina Basket e alla città di Latina: «Se Latina desidera avere il basket di alto livello, sorretto da un importante settore giovanile, dove possano formarsi tanti ragazzi del territorio, deve dimostrare interesse. Siamo stati costretti a giocare a Sermoneta e a Borgo Sabotino perché abbiamo una sola palestra ad uso esclusivo, ma non è sufficiente a far allenare tutti i nostri gruppi giovanili. Ci vorrebbe tanta collaborazione, per fare cose grandi e toccare obiettivi importanti come il raggiungimento non solo della A2, ma anche della prima serie nazionale. Desidero fare un appello ai cittadini di Latina, quello di credere in un’idea sportiva ed appassionarsi al basket. La città dovrebbe aiutarci, anche con un piccolo contributo per poter trasformare un progetto serio, in una realtà ambiziosa e di prestigio. Chi fa tanto per la città e dimostra grande interesse per il territorio, come noi, desidererebbe avere l’aiuto, la collaborazione e il sostegno di tanti appassionati e tifosi, ha bisogno di una città che creda nel progetto dello sport, e che desideri come noi il basket a Latina ».

Ad maiora – La disamina del Presidente nerazzurro è precisa e completa e affronta il discorso da tanti punti di vista, non ultimo quello della rifondazione del basket a Latina: «Io ritengo che un ragazzo può diventare un campione oppure restare un atleta amatoriale, ma deve crescere con l’idea che lo sport sia condivisione, divertimento, passione, aggregazione e non con l’obiettivo di diventare mercenari, noi dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi di crescere con sani principi. In un momento in cui siamo orgogliosi di aver conquistato la permanenza nella categoria di A2 con la prima squadra, siamo felici di essere andati avanti in tante cose. Da 55 anni faccio sport a Latina in tutte le discipline e sono fiero di poter sottolineare che né io, né la mia famiglia facciamo business con il basket, il nostro business lo facciamo solo con il nostro lavoro occupando numerose persone di Latina nelle nostre aziende. Io sono un rivoluzionario di natura e credo che il basket a Latina debba essere rifondato sulla base della nostra idea sportiva. Ad maiora».

Donatella Schirra
Ufficio Stampa Latina Basket