Parola al DS Maurizio Gandolfi

18 giugno 2015
US_Ardita_Gorizia_direttore_sportivo_Maurizio_Gandolfi.jpg

Giugno è il classico mese “spartiacque” fra una stagione che si chiude e un’altra da progettare a tavolino. Ed è proprio fra bilanci dell’annata sportiva 2014/2015 e progetti per il 2015/2016 che spazia il direttore sportivo dell’Ardita Gorizia Maurizio Gandolfi in questa intervista a tutto campo.

Il primo pensiero va a coach Beppe D’Amelio, giunto al termine della lunga storia da head coach della prima squadra. «Voglio ringraziarlo, ha fato un buon lavoro in questi sei anni. L’evoluzione della squadra è culminata con il passaggio di categoria dalla C regionale all’ex Dnc. È un uomo Ardita, il rapporto con lui va oltre la pallacanestro».

A bocce ferme Gandolfi rilegge il “romanzo” del campionato 2014/2015, facendo alcune doverose puntualizzazioni: «Nel girone di ritorno ci siamo tolti tante soddisfazioni. È vero che siamo arrivati ultimi, ma a pari punti con un’altra squadra e con un’altra che si è ritirata quando era ultima. Ripeto, il girone di ritorno va considerato positivo tenendo conto di come eravamo partiti, delle difficoltà incontrate nel girone d’andata, della totale mancanza di giocatori in un reparto. I nostri coach sono stati bravi a “tappare” la falla, con Leo Fornasari e Giulio Casagrande capaci di sacrificarsi a giocare da centro contro i colossi della categoria».
Il diesse biancoblu tiene a sottolineare una volta di più i motivi della mancanza di centri di ruolo: «Abbiamo allestito una squadra con giocatori della zona che hanno sposato il progetto e che ringrazio, ma il mercato dei lunghi ha offerto meno e le richieste erano fuori dalla nostra portata, anche perché persino in categorie più basse hanno ricevuto offerte superiori alle nostre. Il budget era veramente molto limitato».

Archiviato il capitolo della stagione 2014/2015, si può voltare pagina. Gandolfi è già al lavoro per allestire il roster dell’Ardita 2015/2016, che parteciperà alla serie C Gold, nuova denominazione dell’ex serie C nazionale. «Il gruppo dell’ultimo campionato è molto unito e cerchiamo di confermare più giocatori possibile: in tal senso abbiamo già ricevuto diverse risposte affermative. Su questo telaio puntiamo a inserire un paio di pedine». Il discorso del diesse si sposta inevitabilmente sull’aspetto economico: «Vogliamo trattenere i giocatori che hanno più mercato, sensibilizzando le istituzioni anche grazie al consorzio Ardita che sta nascendo. Se guardo alla passione che si è riaccesa a Trieste con risultati importanti, dico che anche a Gorizia c’è grande fame di basket. Lo si è visto anche nelle scorse settimane con il grande entusiasmo creato dalla Dinamo Gorizia. La pallacanestro cittadina ha bisogno di sostegno».

L’Ardita che da agosto ricomincerà a sudare in palestra sarà affidata alle redini di Giovanni Busolini, cui va la “benedizione” di Gandolfi. «Formulo il mio in “bocca al lupo” al nuovo coach. Oltre a essere un amico è un tecnico preparato. Cercheremo, come abbiamo sempre fatto in questi anni, di dargli tutto il supporto possibile, sia dal punto di vista tecnico che umano. Conoscendolo, penso che il clima gioviale che si verrà a creare nel gruppo sarà il leitmotiv della prossima stagione».

Ufficio stampa US Ardita Gorizia – Giuseppe Pisano