Giulia Rulli, Ala Grande della prima squadra, si racconta

23 ottobre 2014
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“Ho iniziato a giocare a Basket all’età di sei anni. Al contrario di molte giocatrici e giocatori, i miei genitori non giocavano quando erano giovani, ma seguivano sempre le partite di due dei loro più cari amici, così quando mia sorella (di due anni più grande di me), si è iscritta alla prima lezione di mini basket, mi hanno incoraggiata ad iniziare. Il primo impatto è stato disastroso! Tornata a casa la sera ho detto che non sarei più voluta tornare. Invece loro mi hanno incoraggiata a riprovare, a dare una seconda possibilità a questo sport; pochi giorni dopo sono tornata in palestra per il secondo allenamento, e da allora non ho più smesso. Mi sono formata nelle giovanili con l’Olimpia Marino, una squadra dei Castelli Romani. Dopo il primo anno è stata fatta una fusione con il San Raffaele basket Roma, appartenente ad Amedeo D’Antoni, e ho giocato in quella squadra per il resto dei campionati giovanili, sia u17 che u19, vincendo due scudetti a livello giovanile, uno con ciascuna categoria. In seguito, dopo aver perso gara tre a Ragusa, per salire in A2, abbiamo disputato ugualmente il secondo campionato nazionale con il titolo di Viterbo. L’anno successivo c‘è stata la mia prima esperienza fuori casa, a Faenza, in serie A1; in seguito, a metà anno anche il doppio tesseramento con Cervia, in serie A2, per accostare agli allenamenti di alto livello con la prima squadra, i minuti di gioco fondamentali per accrescere l’esperienza di una giocatrice sul campo. Dopo quest’annata è arrivata la chiamata della Virtus Cagliari, sempre in serie A2, dove ho disputato due stagioni e dove sono rimasta per la terza, passando però al Cus, in serie A1. Infine ho disputato gli europei di categoria (u18 e u20) con la nazionale giovanile. A Ferrara mi trovo molto bene, la società è molto presente e disponibile e saremo sicuramente una squadra che darà del filo da torcere. In campo gioco da numero quattro, ala grande. Le mie armi migliori sono la propensione al rimbalzo offensivo e il tiro dall’ angolo. Tra le cose che devo migliorare invece, ci sono la fiducia nel tiro da tre punti e le penetrazioni con la mano debole. Il consiglio è quello di non arrendersi mai, anche di fronte alle difficoltà; lavorare con costanza è l’unico modo per crescere sportivamente e migliorare i propri difetti. Sono rari i talenti naturali in questo sport; per tutti gli altri l’unica chiave è il lavoro in palestra, giorno dopo giorno.”

Enrico Ferranti